Latina non ha scuole a norma di sicurezza.
La notizia, lamentata da numerosi genitori, viene testimoniata da foto poi diffuse su web e sulla stampa. E proprio sul web da qualche giorno circola l’intervista telefonica trasmessa da Tele In – Notizie, fatta ad Alexandra Madia, una mamma comune ma con un occhio attento e pronto a cogliere nel segno.
Infatti la signora, che si trovava nella scuola del proprio figlio, ha notato lo stato di certo non a norma dell’apparato antincendio affisso ad una parete e, armata di cellulare, ha scattato foto scandalose. Dalle immagini è lapalissiano che l’impianto non venga controllato da molto tempo.
Così, Alexandra Madia ha deciso di fare un tour per altre scuole della città, riscontrando le stesse anomalie dovute all’incuria “… ho scoperto collaudi mancanti, revisioni non a norma, posti degli estintori sbagliati, gruppi antincendio sott’acqua, quadri elettrici spenti”, ha raccontato.
Le norme statali vigenti, a riguardo, prevedono che i controlli vengano espletati ogni sei mesi e deve essere emesso relativo certificato di controllo, ogni tre anni deve essere fatta una revisione ed ogni 12 anni un vero e proprio collaudo.
“Io me ne sono accorta semplicemente guardando la data che per legge deve essere esposta! E far fare ai bambini delle esercitazioni antincendio è una commedia, perché, se per caso divampasse un incendio, non ci sarebbero gli strumenti per mettere in salvo gli alunni dalle fiamme e dalle esalazioni”.
Fermo restando che le scuole fino alle elementari sono sotto il controllo del Comune e da quelle medie inferiori sotto lo Stato, comunque nei plessi scolastici vi sono dei responsabili, proprio della sicurezza, in genere insegnanti delegati dai dirigenti scolastici; il Consiglio D’Istituto, poi, dà in appalto a ditte private la manutenzione degli apparati antincendio.
A quanto ci risulta, da accertamenti fatti dal nostro giornale, l’attuale ditta appaltatrice della manutenzione degli impianti ha iniziato il suo mandato da circa sei mesi, cioè dal mese di aprile, ed ha consegnato all’ufficio preposto del Comune di Latina le relazioni circa lo stato degli stessi, in data 27 ottobre, ma nonostante la concreta emergenza tutt’ora nulla è cambiato ancora.
Come mai nessuno si è accorto di quello che una “semplice” mamma ha subito visto?
Marina Cozzo
