A conclusione di un’articolata attività investigativa, quest’oggi la Polizia di Stato (D.I.G.O.S. della Questura di Latina congiuntamente a D.I.G.O.S. della Questura di Roma, Compartimento Polizia Postale del Lazio e Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione) ha dato esecuzione ad un Decreto di Espulsione dal territorio nazionale firmato dal Sig. Ministro dell’Interno per motivi di sicurezza dello Stato, nei confronti di un tunisino di 36 anni da circa dieci anni in Italia, residente a Latina e titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato rilasciato dalla locale Questura.
Le attività d’indagine svolte hanno fatto emergere un profilo radicale dello stesso, che ha più volte condiviso e pubblicato on line sulle proprie pagine Facebook materiale di propaganda jihadista e dell’autoproclamato Stato Islamico; inoltre, la sua utenza cellulare è risultata presente tra i contatti dell’attentatore di Berlino AMRI Anis nonché di altri soggetti radicalizzati presenti in questa provincia, tra cui il tunisino GHIDAOUI Moez, espulso dall’Italia lo scorso 25 febbraio ed il tunisino TRIKI Mohamed Hachemi (già residente a Latina ed espulso dalla D.I.G.O.S. del capoluogo nel mese di marzo 2016 con analogo provvedimento del Ministro dell’Interno per motivi di sicurezza dello Stato).
Dopo la prevista convalida del Decreto del Questore di Latina con il quale è stato disposto l’accompagnamento alla frontiera, lo straniero è stato scortato a Fiumicino da dove, poche ore fa, ha lasciato l’Italia con un volo diretto in Tunisia.
Latina, espulso un tunisino: propaganda jihadista su Facebook, aveva contatti con l’attentatore di Berlino
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