Week end di intenso lavoro per i Carabinieri di Pomezia e di Tor San Lorenzo. I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Pomezia, mentre stavano effettuando un servizio di prevenzione generale nel centro cittadino, hanno notato uno strano movimento in via dei Castelli Romani, dove due uomini che stavano estraendo cavi in rame all’interno di una ditta. Alla vista dei Carabinieri che si avvicinavano per un controllo, i due hanno provato a fuggire a piedi, ma sono stati immediatamente raggiunti e bloccati. I malviventi erano in possesso di arnesi da scasso, che sono stati posti sotto sequestro. Durante le successive verifiche, gli uomini dell’Arma hanno notato i segni di effrazione sulle cabine elettriche posizionate all’interno della proprietà privata, dove erano stati tranciati i collegamenti elettrici per poi asportare i cavi di rame. Dopo i rilievi segnaletici, i due uomini, entrambi romeni 30enni e già noti alle forze dell’ordine, sono stati tradotti presso il Tribunale di Velletri per essere giudicati con rito direttissimo, dovendo rispondere del reato di “Furto aggravato in concorso”.
I Carabinieri della Stazione di Marina tor San Lorenzo, invece, nella notte tra sabato e domenica hanno effettuato un’ampia operazione contro il fenomeno della prostituzione di origine straniera e italiana. I controlli, a cui ha partecipato anche personale della Polizia Locale di Ardea, hanno consentito di individuare una decina di prostitute di origine comunitaria, per lo più romene, per le quali – una volta identificate – sono state avviate le procedure per l’espulsione dallo stato per motivi imperativi di ordine e sicurezza pubblica. Nel corso dell’operazione è stato anche individuato uno stabile fatiscente dove alcune delle donne identificate si prostituivano. Gli inquirenti sono tutt’ora al lavoro per stabilire la proprietà dell’immobile.
