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La “truffa” del parcheggio sbarca a Pomezia

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Ispirati dalla televisione o truffatori navigati? Sono arrivate anche a Pomezia le cosidette “truffe del parcheggio”, solitamente fatte nei supermercati e finalizzate al furto delle borse e dei portafogli. La dinamica è quella illustrata appena un paio di settimane fa al TG satirico Striscia la Notizia. Si attende che la vittima designata, sempre una donna, carichi le buste della spesa nel portabagagli o nel sedile posteriore della propria auto e che salga al posto di guida, con la speranza che abbia poggiato la sua borsa sul sedile di fianco al guidatore. Quello che succede dopo lo racconta direttamente una delle vittime, M.G., di Torvaianica. “Ero andata al supermercato Coop, al Centro Commerciale dei 16 Pini. Dopo aver fatto la spesa sono tornata al parcheggio sotterraneo, ho riposto le buste nel bagagliaio e sono salita in auto. Mentre mettevo in moto, ho sentito bussare sul parabrezza posteriore. Mi sono voltata ed ho visto un uomo che faceva dei gesti, indicando il pavimento. Ho abbassato il finestrino per capire cosa stava dicendo ed ho sentito l’uomo che mi informava che, nel mettere la spesa a posto, mi era caduto qualcosa. Ingenuamente, visto che l’uomo si stava chinando, sono scesa dalla macchina per vedere di cosa si trattava, rimanendo però vicina allo sportello di guida. Lo sconosciuto si è avvicinato con un astuccio porta occhiali, dicendomi che probabilmente mi era appena caduto. Io gli ho risposto che non era mio e che probabilmente era scivolato a qualcun altro”. Mentre la signora era intenta a rispondere a quello che sembrava una brava persona, un complice ha approfittato della distrazione per aprire lo sportello del passeggero e portare via la borsa, che era poggiata sotto al sedile. “Sono risalita in auto senza accorgermi di niente. L’uomo si è allontanato di fretta, mantenendo però fisso lo sguardo fisso su di me, cosa che mi ha preoccupato un po’. Ho quindi lasciato il parcheggio in fretta, spaventata. Dopo pochi metri, attraverso la segnalazione del quadro dei comandi, mi sono accorta che lo sportello del passeggero era aperto. A quel punto mi sono ricordata della truffa segnalata da Striscia la Notizia, ma ormai era troppo tardi: il malvivente che mi aveva distratta ed il suo complice erano spariti”. La signora fa la descrizione dell’adescatore: intorno ai 30 anni, capelli corti scuri, occhi scuri, magro, altezza media,  indossava un cappotto abbastanza elegante, che gli dava un’aria da persona distinta. “Ed è proprio questo che mi ha ingannato – conclude la donna –  e sicuramente non mi consola il fatto che, a quanto sembra, la stessa tecnica sia stata usata in questi giorni giorni con altre signore che erano andate a fare la spesa in altri supermercati di Pomezia. Anzi, dico a tutte di stare molto attente”. Il consiglio è quindi quello di non scendere dall’auto, neanche quando viene segnalata una gomma sgonfia, e di prestare attenzione se qualcuno si avvicina, dopo che la propria borsa è stata poggiata all’interno dell’auto, per chiedere finte informazioni.

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