I residenti di Castro Pretorio segnalano la presenza di un pista ciclabile fantasma e mai finita dal Comune di Roma Capitale
Quattro anni di attesa, 595.000 euro di fondi pubblici, e un cantiere abbandonato da mesi: questa è la triste realtà della pista ciclabile Castro Pretorio, un progetto di appena 750 metri che avrebbe dovuto collegare la stazione Termini all’Università La Sapienza di Roma.
La pista ciclabile incompiuta nella zona di Castro Pretorio a Roma
Quello che doveva essere un intervento volto a migliorare la mobilità sostenibile della città si è trasformato in un’ennesima dimostrazione di inefficienza e spreco di denaro pubblico. Come dimostra in un video il dottor Luca Laurenti, il cantiere avviato tre anni fa è stato bloccato a febbraio a causa dell’opposizione del Ministero della Difesa, che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza del tracciato in prossimità del Palazzo dell’Aeronautica.
Un’area degradata alle porte del Centro Storico capitolino
Il risultato? Sono 300 metri di pista ciclabile incompleta, ridotti a una discarica a cielo aperto e rifugio per senzatetto. Un’immagine desolante che solleva interrogativi sulla superficialità con cui vengono progettate e gestite le opere pubbliche nella Capitale. Mentre il futuro della ciclabile rimane incerto, i cittadini romani sono costretti ad assistere all’ennesimo spreco di risorse e all’ennesima occasione mancata per migliorare la qualità della vita urbana.
Richiesto l’intervento del sindaco Roberto Gualtieri
La ciclabile Castro Pretorio, più che un’infrastruttura, è diventata un simbolo dell’incompetenza amministrativa e della mancanza di pianificazione a lungo termine. Un monito a fare meglio, a pretendere di più da chi amministra la cosa pubblica. Ecco allora che arriva, dai cittadini di Roma, l’ennesimo appello al sindaco Roberto Gualtieri: non solo uno stimolo a terminare l’opera incompiuta e che avrebbe un’utilità per tutta la cittadinanza, ma porre fine anche al degrado che sorge proprio dalle conseguenze di questo quartiere completamente abbandonato. Il Giubileo 2025 è ormai alle porte, il Comune capitolino riuscirà a risolvere il grosso disagio segnalato dai residenti?