Che succede a Trenitalia? Sono veri i comunicati rispetto alla cancellazione improvvisa di treni importanti, come quelli in questione, che servono fondamentali presìdi ospedalieri? I disagi stanno aumentando a dismisura, soprattutto per malati e familiari dei pazienti che i questo periodo devono utilizzare i convogli per raggiungere il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri. Entrambi gli ospedali sono serviti dalla linea ferroviaria Fl3. Anche i medici sono sul piede di guerra, e sottolineano anche loro come le tratte vengano cancellate all’improvviso, a ripetizione e senza alcun preannuncio. Ci sono, è vero, degli avvertimenti. Ma troppo a ridosso dell’orario di partenza, quindi inutili. Anzi, sembra una presa in giro.
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Il sospetto delle bugie di Trenitalia
I pendolari, manco a dirlo, sono furiosi. Va da sè, considerato il trattamento inumano e il fatto che in questi giorni le temperature potrebbero superare i 40 gradi. Trenitalia, al fine di giustificare il fenomeno, emette comunicati confusi dove dice che il problema starebbe nella manutenzione dei binari. E si fa riferimento ai classici bordini dei binari che, appunto, dovrebbero essere manutenuti. Eppure i pendolari non ci credono, possibile sia una balla? Il sospetto è che dietro ci siano banalmente le ferie degli operatori, visto il periodo estivo. Infatti, mercoledì scorso, l‘ORT, Osservatorio Regionale sui Trasporti, ha emesso una nota presso la Regione Lazio per capire se si stessero prendendo provvedimenti. “In considerazione dei pesanti disagi dovuti alle soppressioni annunciate all’ultimo minuto in stazione (quando annunciate), abbiamo inviato la nota alla Regione che ci comunicava esserci già stato un incontro tra l’Assessorato e la Direzione e che ci avrebbe fatto sapere. Più tardi Trenitalia aveva diffuso un comunicato in cui affermava che a causa di problemi ai bordini ci sarebbe stata una riprogrammazione, nel frattempo inviata in un formato come sempre di difficile lettura, senza alcun ordinamento per le diverse linee né per senso di marcia“, spiega Andrea Ricci, presidente ORT. La teoria del bordino, per il dirigente dell’associazione, non è credibile perché “già anni fa tutti i Taf della Fl3 erano stati tolti dal servizio per risolvere il problema e questo fa pensare o che quel lavoro era stato fatto male, o che i nuovi treni sono stati ordinati con gli stessi difetti o che le cause della situazione siano da cercare almeno in parte anche da qualche altra parte. Restiamo quindi in attesa di una comunicazione più ufficiale su cosa stia succedendo“.
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I ritardi e il personale sotto numero
Non solo cancellazioni, ma anche nodo ritardi. Il Comitato Pendolari Fl3 Roma-Bracciano-Viterbo tuona che: “Si moltiplicano anche i ritardi dai 5 ai 10 minuti minimo“. E nelle ultime settimane risulterebbero introvabili capotreni e controllori. Il presidente del Comitato, Fabio Giuliani, dice a Il Messaggero: “Tra l’altro non è stato risolto nemmeno il problema delle stazioni non presidiate. Ad Anguillara le macchinette obliteratrici sono spesso rotte. A Valle Aurelia da giorni non funziona l’ascensore che conduce al secondo piano in direzione Bracciano“.