La crisi economica degli ultimi anni, assieme a tutta una serie di modifiche nella vita quotidiana, ha lasciato in eredità alla popolazione un nuovo modo di vedere e gestire i vari aspetti legati a un immobile.
La casa, che da sempre rappresenta un investimento a lungo termine, è diventata di conseguenza un bene di ancor maggiore importanza sia in funzione dell’utilizzo abitativo che, soprattutto, dell’eventuale futura vendita.
Le principali operazioni che periodicamente interessano la cura di un immobile sono quelle classiche: la ristrutturazione, per esempio, o semplicemente la ri-tinteggiatura dell’appartamento sono due tipologie classiche di intervento volto ad incrementare e ottimizzare il valore di una casa. Ma non basta.
La scelta di un immobile passa per i costi energetici
Nella maggior parte delle compravendite di immobili le nuove generazioni di acquirenti fanno caso a precise caratteristiche di un appartamento che, statistiche alla mano, risultano prioritarie ai fini di una scelta con esito positivo finale. Prima fra tutte: le specifiche energetiche dell’immobile.
Come è noto la classe energetica di un appartamento rappresenta un punto di forza nella valutazione d’acquisto, o viceversa può rappresentare uno scoglio insormontabile. Tutto questo fa capo alle stesse motivazioni di cui accennato all’inizio: la recessione economica globale comporta una riflessione attenta sui costi di gestione (e quindi dei consumi) di una casa.
Avete mai sentito parlare di come isolare correttamente la casa? Se siete in possesso di un immobile dotato di intercapedine, la scelta migliore da fare anche ai fini di una eventuale futura vendita è quella di valutare un intervento di insufflaggio delle pareti interne.
L’insufflaggio è una tecnica rapida e non invasiva (l’intervento, nel suo complesso, richiede generalmente una giornata di lavoro al massimo) che consiste nell’inserimento di una speciale schiuma isolante nello spazio che si crea, appunto, tra le pareti interne della casa e il muro esterno del palazzo.
Ottimizzare gli effetti termici dell’intercapedine sull’appartamento
Questo spazio, tipico delle costruzioni del secondo dopo guerra, ha la controindicazione di generare costanti correnti d’aria che creano una duplice conseguenza all’assetto termico dell’appartamento: rallentano in modo esponenziale l’efficacia dei riscaldamenti in inverno e disperdono il raffreddamento dell’aria condizionata in estate.
Tale dispersione è di fatto inevitabile, poiché fa riferimento a un limite strutturale della stragrande maggioranza degli appartamenti nel nostro paese, ossia tutti quelli dotati di intercapedine.
L’insufflaggio dell’intercapedine, viceversa, favorisce un sistema di coibentazione interna che giova a entrambi le fasi dell’anno, permettendo di ottimizzare fino al 40% dei consumi energetici e, da un punto di vista pratico, consentendo di mantenere temperature calde in inverno e fresche in estate.
Questo intervento, dai costi assolutamente contenuti, genera un notevole incremento del valore dell’immobile poiché, di fatto, rappresenta un miglioramento energetico notevole e duraturo. Questo dato può essere valutato anche in caso di eventuale futura vendita, quindi. Una casa dotata di insufflaggio delle pareti interne verrà considerata al pari delle migliori classi energetiche dei nuovi immobili, proprio per la medesima caratteristica di mantenere costante la temperatura interna dell’appartamento e, dunque, limitando le necessità di utilizzo dei sistemi energetici sia in estate che in inverno.