Il giudice del Tribunale di Cassino ha deciso di non convalidare l’arresto del conducente che nella notte tra l’11 e il 12 settembre scorso ha travolto e ucciso la 22enne Diana Zaharie.
Il magistrato Alessandra Casinelli ha annullato l’arresto dell’uomo che dopo l’investimento, sulla Superstrada Cassino – Atina, non s’è fermato a prestare soccorso alla 22enne, ma è scappato, costringendo i Carabinieri a indagini meticolose per rintracciare la macchina e il conducente.
L’automobilista era scappato dopo l’investimento
Al termine di indagini serrate, dopo 18 giorni dai fatti, i militari sono riusciti a risalire all’investitore scappato dal luogo dell’incidente,
Il 44enne, ritenuto autore dell’investimento, ha anche ammesso le sue responsabilità, specificando di essere scappato perché ha avuto paura. Ma il 30 settembre scorso l’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale ed era stato ristretto ai domiciliari in attesa dell’udienza che, oggi, ha annullato l’arresto.
I fatti
La 22enne, un’artista rumena, stava camminando in strada ed era in stato confusionale quando è stata investita. La giovane era andata via dall’ospedale, dove si era recata per dolori alla pancia, ma era andata via all’alba, pochi minuti dopo è stata travolta e uccisa da un’auto.
Alcuni automobilisti hanno visto la ragazza sdraiata sull’asfalto e hanno dato l’allarme. Forze dell’ordine e medici del 118 sono accorsi, ma per Diana non c’è stato nulla da fare.