Gli incidenti stradali nel Lazio sono tanti, troppi. Una strage quotidiana su tutte le strade. A pagarne le conseguenze peggiori, poi, sono soprattutto i pedoni, vittime delle carrozzerie che spesso, proprio sulle strisce pedonali, li falciano improvvisamente. Come riportato anche dall’Osservatorio ASAPS, dall’inizio di questo 2023, in Italia, sono già 88 i decessi sulle strade. Muore un pedone ogni 16 ore sulle strade italiane. Il dato, poi, è in aumento netto rispetto alla stessa fascia temporale dell’anno scorso.
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Incidenti stradali: 88 decessi in soli due mesi. Lazio a rischio maggiore
Ad ogni modo, il numero più elevato di decessi, 51, si sarebbe verificato durante l’arco del mese di gennaio. Si tratta pur sempre di dati provvisori, ma il fatto non fa ben sperare, perché non tiene conto dei decessi avvenuti negli ospedali a distanza di tempo. Quattro di queste vittime, poi, avevano anche meno di 18 anni. Gravissima la situazione anche per quanto riguarda la ”pirateria” stradale, ovvero l’omissione di soccorso dopo gli incidenti, e la fuga dal luogo del sinistro. In 12 sinistri il conducente è fuggito e in un caso era minorenne. Il primato, poi, per gli incidenti spetta purtroppo proprio alla regione Lazio, con 19 decessi, di cui 12 avvenuti nel comune di Roma. Seguono subito dopo Lombardia ed Emilia Romagna.
Le cause principali: il telefono alla guida
Ma quali sono le ragioni? Nella stragrande maggioranza dei casi è la distrazione la madre di ogni sinistro: Sono numerosi – spiega il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – gli incidenti provocati dalla guida distratta, quella che fa dire al conducente “non l’ho visto”. Gli organi di polizia stradale chiedono i tabulati previo nulla osta dell’autorità giudiziaria per scoprire che il conducente stava massaggiando o chattando. Abbiamo esaminato in almeno il 20% dei decessi questa causa, spesso provocata dalla “sbornia del terzo millennio“. Con quest’ultima etichetta si vuole intendere l’utilizzo estremo, sconsiderato, del cellulare durante la guida, soprattutto la messaggistica istantanea.
”Inasprimento delle sanzioni”
Poi, sempre il presidente dell’Asaps aggiunge: ”Da anni chiediamo l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione, e chiediamo che questo comportamento sia inserito nelle aggravanti specifiche dei reati di lesioni personali stradali e omicidio stradale. E serve maggiore attività di controllo repressivo sulle strade, visto che le norme prevedono ben otto punti decurtati dalla patente in caso di mancata precedenza”.
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