Roma. Rimane chiuso in casa senza poter usufruire di quegli strumenti che lo hanno reso famoso sul web, ovvero un influencer da 200mila euro all’anno. M. D. P. e il suo arresto, avvenuto nella giornata di ieri, venerdì 23 giugno 2023, sono il punto finale di un’indagine che, a quanto pare, sembra essere arrivata ad una svolta, come raccontato anche dall’edizione romana di Repubblica. Parliamo del 20enne a capo del gruppo web dei TheBorderline.
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Dopo dieci giorni da quel drammatico incidente, ecco che arriva la decisione del gip: M.D.P. è indagato per omicidio stradale e dovrà rimanere ai domiciliari. Di fatto, dopo una attenta valutazione, potrebbero essere tanti i rischi di un inquinamento probatorio in caso contrario. Oppure ad esempio anche la possibilità di una fuga. L’indagine è ancora in corso e non deve essere condizionata. Per tali ragioni, il 20enne non potrà avere contatti con il mondo estero. Lui che non si è mai allontanato dall’Italia e che ha fatto del web il suo mondo. Infatti, a tal proposito, dovrà rinunciare e dire addio anche ai ai social network che avevano creato la sua fortuna.
A casa senza internet per non inquinare le indagini
Entrando maggiormente nello specifico, il pericolo principale è rappresentato, secondo gli inquirenti, dal fatto che il giovane possa prendere contatti e interagire con i principali testimoni dell’inchiesta, ovvero i tre amici che si trovavano insieme a lui a bordo di quella Lamborghini, tra i quali anche una ragazza che era salita poco prima del micidiale scontro. Sul caso, per le indagini, sono attualmente impegnati Polizia Locale e Carabinieri, su incarico della Procura che aveva già disposto tutti gli accertamenti dal giorno del tragico incidente.
Le indagini e il punto sul caso
Del resto, la dinamica con la quale si è consumato lo scontro e le modalità precise non sono ancora del tutto chiare. Neppure è stata definita con certezza la velocità del veicolo al momento dell’impatto. I risultati delle perizie condotte nei giorni scorsi verranno fuori solamente nelle prossime settimane. Al momento, un dato rimane certo e assodato: il giovane aveva noleggiato il suv per 2mila euro al giorno, la sua velocità superava i 30 chilometri orari, limite in quel tratto di strada in cui erano presenti anche delle strisce pedonali.
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