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Incendio Ponte Mammolo, l’ordinanza del Sindaco: ‘Via gli insediamenti abusivi e bonifica’

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Il sindaco Roberto Gualtieri firma l'ordinanza per la tutela dell’incolumità e della salute pubblica in conseguenza dell'incendio

Venti giorni. Questo il lasso di tempo che ha diviso l’incendio divampato nella notte tra il 3 e il 4 agosto nella zona di Ponte Mammolo da un provvedimento del Campidoglio volto alla tutela strutturale dell’incolumità pubblica. Nella giornata di ieri il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’Ordinanza per la tutela dell’incolumità e della salute pubblica e per il ripristino delle condizioni di sicurezza nell’area, di circa un ettaro, coinvolta dalle fiamme succitate.

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Al via le operazioni di bonifica del quadrante

Il provvedimento, scaturito in seguito al tavolo tecnico convocato e ai sopralluoghi effettuati nelle scorse settimane, prevede un’operazione preliminare di allontanamento delle persone e sgombero degli insediamenti abusivi presenti, finalizzata all’avvio dell’intervento di bonifica. Conclusa questa prima fase di messa in sicurezza e interdizione degli accessi, con il supporto del Dipartimento Politiche Sociali e Salute per individuare le soluzioni di accoglienza più idonee, la società proprietaria dell’area provvederà alla rimozione, al recupero e allo smaltimento dei rifiuti di qualsiasi specie presenti nell’area. Mancano però i dati tecnici sulle conseguenze della combustione nell’aria. Arpa Lazio, infatti, dopo i primi sopralluoghi, aveva deciso di non apporre i campionatori sul luogo del rogo. Ma di sicuro ci sono state conseguente rispetto alla qualità dell’aria che possono generare un impatto sulla salute dei residenti circostanti.

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I cittadini avevano segnalato a più riprese l’aria irrespirabile

Nelle prime ore gli aggiornamenti sono stati a carico del Presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti. Il minisindaco aveva seguito passo passo le evoluzioni della criticità, rendendo noto che le fiamme sono state vive per tutta la notte. L’umidità e i venti avevano leggermente aggravato la situazione. Anche il sindacato dei Vigili del Fuoco si era fatto sentire. Così infatti Fernando Colella dell’ANPPE: “La tutela dei cittadini e dell’ambiente non può più attendere. Serve una attenta prevenzione, la salute e sicurezza dei cittadini, e in particolare di chi poi è costretto a intervenire per mettere in sicurezza come i Vigili del Fuoco, deve venire prima di ogni cosa“. In questo contesto si erano infatti fatti sentire i residenti che fino al giorno dopo avevano segnalato problemi di salute, oltre che reiterati miasmi.

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