Altro che mozziconi gettati dalle auto in corsa.
Gli incendi che in questa settimana hanno devastato la Pontina e gli automobilisti che la percorrono hanno un’origine che va ricercata sicuramente altrove. E’ il parere, condiviso da molti, di Maurizio Liberati, Comandante provinciale di Latina dei Vigili del Fuoco, che in un’intervista al Giornale di Latina afferma che “Il problema non è soltanto la vegetazione e le erbacce presenti a bordo strada, che pure giocano un ruolo importante, quanto il fatto che dietro questi continui incendi ci siano degli interessi più grandi”.
La convinzione è dovuta al fatto che gli incendi non sono mai scaturiti a bordo strada, ma all’interno, per poi propagarsi rapidamente a causa del vento, come nel caso di ieri: il rogo sviluppato sulla Pontina tra Ardea e Aprilia è partito “all’interno delle campagne, per poi estendersi a ridosso della strada fino a causare la chiusura della Pontina per scarsa visibilità. Anche nel caso di Castel Romano la Forestale ha rilevato che l’origine dell’incendio non era a bordo strada”.
Ma quali sono gli interessi che potrebbero stare dietro questi incendi, qualora – come si sospetta – siano dolosi?
Ovviamente a stabilirlo saranno gli inquirenti che sono al lavoro ormai da giorni, anche se sarà molto difficile dimostrare non tanto la dolosità, quanto quali siano le mani e le menti che eventualmente potrebbero esserci dietro.
Incendi sulla Pontina, ‘affari oscuri’ dietro il fuoco
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