Il 18 agosto 2014 a Monasterace in Calabria, Mary Cirillo, una donna di 33 anni, madre di quattro figli, è stata ammazzata dal marito. Il 9 novembre 2014, a Pomezia, un gruppo di donne, in collaborazione con Sportello Donne Pomezia, ha organizzato una serata per non dimenticare Mery, per raccogliere fondi da destinare al sostegno dei suoi quattro bambini, ma soprattutto per dire “Basta al femminicidio”.
Una serata molto partecipata: tante le donne che hanno accolto l’invito di Graziella Squillace, promotrice dell’evento, e che hanno partecipato portando il loro contributo e la loro esperienza: insegnanti, studentesse, sociologhe, psicologhe, attrici hanno fatto sentire la loro voce contro la violenza di genere, non solo per dare un senso alla morte di Mary, ma per denunciare una violenza che si radica nella nostra società, in una cultura maschile e patriarcale che uccide una donna ogni tre giorni, per denunciare il silenzio e l’omertà di chi sa e non fa niente, per chiedere alle istituzioni di intervenire in maniera strutturale e non solo attraverso le leggi.
All’evento, che si è svolto all’Hotel Antonella, hanno partecipato le professoresse del liceo Pascal di Pomezia Antonella Castaldo e Lorella Mambelli, la sociologa e operatrice di Sportello Donne Pomezia Anna Mirarchi, la psicologa del Comune di Pomezia Katia Matteo, la docente di lingua e letteratura inglese Nada Hamdan dal Kuwait. In apertura è stato proiettato il video/denuncia “Stop Al Femminicidio” di Pasquale Squillace. Durante la serata sono state lette delle poesie, dalla professoressa della scuola media Orazio, Antonella Venditti. In chiusura l’attrice Federica Barcellona ha messo in scena una performance tratta da “Casa di Bambola” di Ibsen.
Erano presenti Giovanna Cirillo, sorella di Mary, e l’avvocato Marco Ruga, legale della famiglia.
Anna Mirarchi