Torniamo ad occuparci della vicenda degli impianti sportivi comunali a Pomezia. Tema caldo, anzi caldissimo in città che, sin dall’insediamento dell’attuale amministrazione, si è sempre contraddistinto per le numerose polemiche; sul fronte bandi poi, non si può certo affermare che il Comune abbia fatto il possibile fino ad oggi per evitare ogniqualvolta rimostranze, considerando il continuo susseguirsi di pubblicazioni e successivi annullamenti in autotutela dei vari procedimenti anche a stretto giro di posta. La parola fine sembrava tuttavia essere stata apposta lo scorso febbraio quando venne fatta – tra l’altro nel bel mezzo della stagione sportiva – l’assegnazione definitiva fino al 31 luglio per l’utilizzo degli impianti comunali da parte delle società sportive; proprio in questi giorni è infatti scaduto il nuovo bando dell’ente, i cui esiti non sono stati ancora resi noti, che andrà a disciplinare la situazione fino al mese di luglio del prossimo anno (la politica comunale prevede infatti un utilizzo annuale del singolo impianto, ndr). Intanto però è scoppiato un nuovo caso: quello del Palalavinium di Via Pietro Nenni.
Il caso del Palalavinium: dapprima inserito nell’elenco poi tolto. Le società di Pomezia resteranno fuori dal palazzetto di Via Pietro Nenni?
Anche nell’ultimo bando infatti, come più o meno tutti i suoi ‘predecessori’, non sono mancate le anomalie. Il caso riguarda stavolta il Palalavinium – già al centro di un vespaio di polemiche negli ultimi anni a partire dal suo inserimento nel piano alienazioni del Comune (aprile 2016), quindi per i contrasti sorti circa il suo utilizzo e fino ad arrivare al tema anch’esso scottante della sua manutenzione – il quale era stato inserito nell’elenco degli impianti contenuto nella determina 824 dello scorso 21 giugno salvo poi essere tolto improvvisamente. Consultando ancora il sito comunale, stavolta non nell’Albo Pretorio – a cui fa riferimento la succitata delibera – ma la sezione “avvisi pubblici”, del Palalavinium infatti non c’è traccia.
Un dato è quindi certo: almeno per il momento l’impianto è stato tolto dalla disponibilità delle società del territorio (e chi intendeva far domanda proprio per la struttura di Via Pietro Nenni?) considerando la sua cancellazione dall’elenco degli impianti messi a bando.
Ma la vicenda apre le porte ad un secondo interrogativo: ovvero, cosa, o chi, c’è dietro il Palalavinium?
Voci non confermate vorrebbero l’impianto nell’orbita di una blasonata squadra sportiva di Roma che andrebbe a gestire l’impianto facendosi carico delle spese di adeguamento dello stesso, anche se il Comune, benché abbia confermato la volontà di “utilizzare il palazzetto diversamente”, al momento non conferma né smentisce tale ipotesi.
E allora viene da chiedersi: se un’eventualità del genere dovesse andare in porto quali sarebbero le conseguenze? La struttura sarebbe ad uso esclusivo di tale ipotetica società o ci sarebbe spazio ancora per le squadre di Pomezia (e pensiamo qui alle varie Mirafin, Fortitudo Futsal Pomezia ecc. ovvero le società alle quali era stato affidato l’impianto con l’ultimo bando ad oggi fuori dai giochi e ‘costrette’ a dirottare la loro attenzione su altri impianti innescando però un pericoloso effetto domino)?
Ancora interrogativi che solo il Comune di Pomezia, rimasto nel silenzio fin qui, potrà sciogliere nel rispetto della trasparenza nei confronti dei cittadini.