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Ilaria Salis, Orban chiede la revoca dell’immunità

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Ilaria Salis

Il Governo Ungherese, tramite Viktor Orbán, chiede la revoca dell’immunità per l’europarlamentare Ilaria Salis

Ilaria Salis
Il Governo di Orban chiede la revoca dell’immunità per Ilaria Salis (credits @Ilaria Salis) – Ilcorrieredellacitta.com

Evolve la situazione di Ilaria Salis, dopo l’elezione in Europarlamento nelle fila di Allenza Verdi Sinistra. Il Tribunale ungherese starebbe provando a mantenere lo stato di arresto dell’eurodeputata, aprendo una disputa con le istituzioni italiane e soprattutto quelle legate alla Comunità Europea. Le prossime ore saranno cruciali, considerato come il governo di Viktor Orbán vuole appellarsi a questa formula per non far espatriare la donna. 

L’iniziativa dell’Ungheria contro Ilaria Salis

Tutto rischia di decidersi all’interno del Parlamento Europeo, dove lo Stato ungherese sarebbe pronto a portare una richiesta per la revoca dell’immunità di Ilaria Salis. Saranno gli europarlamentari a votare sulla sorte della neo eletta italiana, che prima o dopo dovrà affrontare il giudizio della corte ungherese. La situazione pone di fatto due condizioni: in caso di voto contrario alla revoca, l’europarlamentare proseguirà il proprio processo dopo il mandato in Europa. Qualora l’esito fosse sfavorevole, anche se molto difficile che succeda, la 39enne dovrà affrontare subito il proprio conto con la giustizia ungherese. 

Le parole del governo Orban sul caso

A spingere sul caso di Ilaria Salis, oggi è soprattutto il governo di Viktor Orbán. Come ripreso da Ansa, Gergely Gulyás (Gabinetto del Governo ungherese) ha commentato l’elezione della politica italiana. L’Ungheria sta spingendo per la revoca dell’immunità alla donna, sollecitando un’autorità competente a guardare nella direzione di questa strada. Una situazione, quella chiesta dal Gabinetto ungherese, che nelle prossime ore potrebbe vedere una risposta dello Stato italiano: in un momento cruciale per le alleanze politiche in Europa, Giorgia Meloni potrebbe nuovamente chiamare il Premier ungherese. Una situazione che, già nei mesi scorsi, venne trattata dai due Primi Ministri, che avevano permesso un’azione diplomatica per gli arresti domiciliari dell’europarlamentare all’interno di Budapest. La situazione, oggi che è eletta la donna, cambierà radicalmente?

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