Uscendo dalle pagine del libro l’indignazione ora cercherà di guadagnare la strada o, meglio, il luogo simbolo di questa tragedia familiare e nazionale, quella Piazza di Sant’Apollinare che fu l’ultimo posto dove fu vista Emanuela, e dove con tragica coincidenza è addirittura sepolto il boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis.
Nel libro, recensito alla sua uscita da “Il Corriere della Città” su https://www.ilcorrieredellacitta.com/cultura/perche-emanuela.html è infatti illustrato quello che lo stesso Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha definito anche pochi giorni fa in TV, nella trasmissione “Chi l’ha visto?”, “il famigerato intreccio tra malavita, chiesa e poteri forti” che ha schiacciato senza pietà la vita di una bambina e della sua famiglia.
Ed in questi poteri forti e malavita che la figura di De Pedis è accostata da sempre a questo giallo, come probabile esecutore materiale di un sequestro che è ancora, a distanza di 29 anni, senza mandanti e senza motivi certi, ma con mille risvolti politici ed inconfessabili trame ecclesiastiche.
Dopo la consegna al Papa della lettera di supplica e delle cinquantamila firme di cittadini che sostengono la richiesta di verità, nulla è accaduto. Nell’Angelus del 18 Dicembre molti cittadini con l’immagine di Emanuela Orlandi hanno sperato in una parola del Santo Padre che non è arrivata, ed anzi, i vertici del Vaticano sembrano ignorare ogni sollecitazione da parte della famiglia e della stampa a fornire rassicurazione sulla loro attiva partecipazione alla ricerca della verità.
Scandaloso è poi il fatto che un notissimo criminale come De Pedis sia seppellito nella cripta di una Basilica, appunto a Sant’Apollinare, come un benefattore e un uomo giusto, con un provvedimento voluto fortemente dall’allora presidente della CEI, Cardinale Poletti, e dall’allora direttore della Basilica Vergari.
Ed è anche per questa ignobile circostanza che “il popolo di Emanuela” si ritroverà il giorno 21 Gennaio alle ore 16:00 proprio in quella Piazza, che ormai in molti chiedono sia rinominata “Piazza Emanuela Orlandi”, per una manifestazione pacifica ma indignata a cui tutti i cittadini che hanno a cuore la verità e la giustizia sono invitati a partecipare.
Noi de “ Il Corriere della Città” ci saremo a documentare ed a sostenere la fame di giustizia di questo caso che è l’emblema dei misteri d’Italia.
Mauro Valentini