Per il nostro ecosistema marino è considerato un serio problema. Arrivato nel Mediterraneo, con tutta probabilità, mediante le navi da crociera provenienti dal Pacifico, senza predatori naturali il granchio blu ha proliferato soprattutto dalla foce del Tevere in giù. La sua pesca, quindi, è un ottimo deterrente per la sua diffusione in un’area marina nella quale sta facendo molti danni. In soldoni; va considerato ormai un piatto tipico nostrano, e non più alimento esotico delle coste sudamericane.
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Al Car di Roma in arrivo i primi carichi di granchio blu
Dopo l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente, ecco arrivare nel Centro Agroalimentare di Roma, alle porte di Guidonia, i primi carichi del famigerato granchio. Il primo, circa ottanta chili, pescato sulle coste laziali a sud della Capitale (Gaeta, Minturno, Fondi) è andato esaurito in pochissime ore. La richiesta arriva soprattutto dai ristoranti romani e il suo prezzo all’ingrosso è assai basso; da otto a undici euro al chilo. Mentre al dettaglio si può arrivare ad un costo compreso tra i dieci e i quindici euro. Dunque prezzi da pesce povero, quindi molto più economico rispetto ad altri noti crostacei. Un granchio reale, per intenderci, costa tra i 70 e i 100 euro. Il granchio blu è originario delle coste del Pacifico dell’Ecuador e della California messicana; nel Mediterraneo, una volta arrivato, ha proliferato grazie alle temperature favorevoli e a causa della mancanza di predatori naturali che invece nel suo habitat sono presenti. Ad ogni modo i carichi di pescato aumenteranno e passeranno dai soli 80 chili di questi giorni ai cinque quintali delle prossime settimane con una frequenza di arrivi ogni due, tre giorni.
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Attenzione al mercato nero. Viene fatto passare per granchio reale
Il direttore generale de Car, Massimo Pallottini, ha fatto sapere a Repubblica che: “L’arrivo del granchio blu al Car, primo mercato ittico d’Italia, conferma il ruolo di presidio e commercializzazione di un settore di riferimento per la nostra economia. Sarà fondamentale valorizzare questo nuovo fenomeno che va ad allargare l’offerta sulle tavole degli italiani, riuscendo a garantire competitività e trasparenza dei prezzi“. I ristoratori capitolini lo hanno già inserito strutturalmente nel menu fisso, ma attenzione. Al mercato nero non mancano le truffe, che non si sono fatte attendere. Sul litorale pontino fra Sabaudia e Terracina, pare che il crostaceo blu si stia vendendo, facendolo passare per granchio reale, a settanta euro al chilo.