Un titolo e un brano conosciuti in tutto il mondo. Viene considerato da molti addirittura l’inno nazionale più famoso del pianeta, e certamente è uno dei più antichi. Parliamo di God Save the Queen che, dopo la morte della regina Elisabetta e la salita sul trono di Carlo, si trasformerà in God Save the King.
Cambio di ”genere” secondo la tradizione
Come da tradizione, dunque, a seguito della drammatica scomparsa della Queen Elizabeth, il testo cambia: si trasforma il titolo, ovviamente, ma anche tutti i pronomi all’interno, che quindi da adesso diventeranno tutti al maschile. Da «send her victorious» a «send him victorious», quindi, per fare un esempio su tutti.
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Dopo settant’anni al femminile
Per ben settant’anni, fino a ieri, Dio Salvi la Regina ha tradizionalmente accompagnato tutte le occasioni ufficiali insieme alla bandiera della Gran Bretagna: comunicazioni istituzionali, grandi eventi, ricorrenze etc.
L’ultima volta che è stato suonato God Save the King, era il 1951. In quella occasione, stando ai report nazionali, si trattava di un incontro amichevole di calcio tra Inghilterra e Austria, organizzato a Londra nel mese di novembre.
L’ultima volta con il Re
In quel tempo, sul trono sedeva Giorgio VI, che morì poi solamente tre mesi dopo. Nei prossimi giorni, in occasione della proclamazione pubblica del nuovo monarca al maschile, il celebre inno – che ricordiamo venne scritto tra il 1736 e il 1740, ed entrato in uso nel settembre del 1744 senza alcuna legge parlamentare – tornerà anch’esso al maschile: Dio Salvi il Re.
Una versione alternata che, in considerazione della linea diretta di successione con William e George, sembra destinata a non subire variazioni per i molti anni a venire.