Ho pensato molto prima di ritrovarmi qui a scrivere di lui, e non perché ritenessi poco importate la sua storia, tutt’altro: semplicemente perché parlarne, scriverne, mi fa provare un dolore che è difficile da spiegare. Di lui sono venuta a sapere ieri sera grazie ad alcuni post condivisi da amici su Facebook, e sinceramente mai avrei voluto imbattermi nella sua storia, perché barbara, crudele, impossibile da raccontare senza provare estrema rabbia, male fisico, sconforto.
Angelo – così è stato battezzato – è stato torturato e ucciso da quattro mostriciattoli senza alcuna coscienza. Un randagio al quale è stata messa una corda al collo, per poi essere sollevato da terra e preso a bastonate fino ad essere ucciso. Angelo è stato lasciato appeso lì; non ha guaito, non ha emesso alcun suono, ha solo scodinzolato fino alla fine, come se volesse dimostrare fiducia ai suoi carnefici. I dettagli di questo macabro gesto che, inutile dirvi, chiaramente mi sarei risparmiata, ma che è giusto voi conosciate per comprendere al meglio la storia – e la mia rabbia – sono noti perché i quattro esseri che hanno commesso ciò, hanno anche registrato il tutto per poi postarlo sui social, come a voler dimostrare di essere forti, ganzi, fighi, bravi, quando in verità hanno solo fatto capire al mondo intero quanto siano malati, pericolosi, sadici, feccia, cancro della società, e mi fermo qui, perché potrei smettere con le parole ed iniziare con le parolacce.
In questo momento sono le 2:43 del mattino. Voi mi prenderete per pazza, ma io non riesco a dormire, e non solo perché sconvolta dal gesto – mai mi abituerò alla cattiveria umana – ma anche perché non riesco a smettere di pensare alla paura e al dolore provato da quella povera anima.
Veniamo al sodo: non credo nella giustizia di questo Paese, anche perché lo sappiamo tutti; si fa fatica a punire chi uccide un uomo, figuriamoci se possiamo credere che qualche giudice si prenda la briga di condannare questi 4 mostri dominati dalla cattiveria e dall’ignoranza. La verità però è che ogni anno migliaia di animali fanno questa fine, e nessuno fa mai nulla per far sì che chi commette crudeltà del genere paghi e tanto. Per quanto mi riguarda però, uomini capaci di far del male a creature indifese e inermi, sono da considerarsi pericolosi per l’intera società, ed è per questo che i reati contro gli animali dovrebbero essere puniti in modo esemplare, e non solo da Dio. Probabilmente la mia opinione scandalizzerà molti di voi. Penserete di avere davanti l’ennesima “nazianimalista”, ma la verità è che la sottoscritta odia le ingiustizie e la crudeltà, soprattutto se rivolte contro esseri indifesi, come nel caso di questo povero cane.
“Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali gli verrà ripagata con la stessa moneta” disse Pitagora.
Ai quattro che hanno ucciso e torturato Angelo, auguro con tutto il cuore che sia proprio così. Anzi, molto ma molto peggio.
Alessandra Crinzi