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Giornata mondiale dei nonni e degli anziani: quando e perché si festeggia

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In occasione della giornata dei nonni, prevista per domenica 23 luglio, la viabilità capitolina subirà alcune modifiche.

Tutto pronto per la giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che quest’anno si svolgerà nella giornata di domenica 23 luglio 2023. L’evento, come dice già il nome, vuole celebrare le figure della nonna e del nonno, veri perni della famiglia e soprattutto importanti figure per il passaggio di conoscenze alle giovani generazioni. Ecco perchè, ormai da diversi anni, la figura degli anziani della famiglia viene festeggiata.

La festa dei nonni e degli anziani

È necessario festeggiare, in questo periodo storico, le nostre nonne e i nostri nonni. Anzitutto per dimostrare come ancora queste figure familiari, nonostante l’alta età anagrafica, siano fondamentali per gli equilibri fondamentali. Il nonno, al pari della nonna, rimangono importanti guide sugli stili di vita per figli e soprattutto i giovani nipoti, dispensando puntualmente consigli saggi a chi li interpella. 

La necessità di celebrare la conoscenza dei nonni

Ma il nonno, o la nonna, non è solo il buon consiglio dato in un determinato momento. Infatti, i nonni sono mezzi viventi per tramandare le tradizioni di tante località, in uno sforzo della memoria che almeno oggi viene sempre di più meno. Il nonno che insegna al proprio nipote i lavori di un tempo, oltre alle tradizioni di una località storica per non farle perdere tra le pagine dei nostri giorni. 

I nonni sono figure fondamentali

Anche in questi frangenti, serve andare controcorrente. Perché se l’attualità sembra descriverci l’anziano come un “peso ingombrante” da sistemare e che non può avere utilità nella società, la verità è del tutto opposta. Fondamentale nella vita della famiglia, ma anche nelle dinamiche che dettano i ritmi della società cittadina. Memoria storica di una località, capace di raccontare aneddoti forse dimenticati e tramandare quella che comunemente viene chiamata come la “tradizione”, ovvero quegli usi e costumi che sempre di più sono spariti nell’epoca dei social network. 

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