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Giornata mondiale contro l’AIDS, l’autodiagnosi disponibile ad Aprilia a giorni

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intervista al farmacista Francesco Nencini

Oggi è  la giornata mondiale contro l’AIDS, la peste dell’ultimo millennio, che ancora decima vittime, specie nei paesi sottosviluppati.

Ma la notizia importante oggi è che è in distribuzione in Italia e a giorni anche ad Aprilia e a Pomezia, il test per l’autodiagnosi dell’Hiv e sarà possibile comprarlo in farmacia senza ricetta ed eseguirlo a casa con la risposta in 15 minuti.
Al costo di soli 20 euro, il test sarà venduto solo ai maggiorenni dal farmacista, insieme a del materiale informativo sulla malattia.
In caso di esito positivo, sarà necessario ripeterlo in una struttura specializzata sia per confermare il risultato che per iniziare subito la terapia.

I farmacisti che vorranno ordinare i test, distribuiti da pochi mesi anche in Francia, dovranno, tuttavia, seguire un corso di formazione online su come approcciare con il paziente.

Nei prossimi giorni, da alcuni fonti sembra verrà presentata una mozione a Deputati e Senatori per sensibilizzare sul tema dell’Aids e affinché questo venga affrontato nelle scuole.
I punti della mozione vertono su quattro punti: 1) tenere alta l’attenzione sull’epidemia, che non è affatto debellata, 2) fare un vero contrasto alla malattia, 3) inserire nelle scuole l’educazione e la prevenzione e 4) monitorare l’accesso a farmaci anti hiv in tutte le regioni.
Per la lotta all’Aids mancano anche le risorse, ha sottolineato Cimbro. “Il nostro impegno è presentare la mozione il prima possibile, ma dobbiamo anche lavorare nelle commissioni preposte. Dobbiamo tornare a investire sul problema, anche dal punto di vista della formazione, tornando nelle scuole e insegnanbdo ai giovani a prevenire la malattia”.

Relativamente al test,  il nostro monistro alla salute Beatrice Lorenzin, solleva un problema importante: dando per scontato l’utilità dello stesso, il rischio è che il soggetto possa ritrovarsi solo e disorientato davanti ad una diagnosi di malattia e ciò può essere un momento traumatico. Comunque, questo nuovo strumento rappresenterà un elemento di riflessione per il Consiglio superiore di sanità, per valutare come il test di autodiagnosi possa eventualmente essere ‘accompagnato’ da una tutela della persona.

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Abbiamo intervistato il titolare della prima farmacia di Aprilia, presente nella città dal 1936, il dottor Francesco Nencini. – — —- Dottor Nencini, cosa pensa dell’obbiezione che sta sollevando il ministro alla salute? “Gli scrupoli che si pone il ministro sono condivisibili anche per una questione di privacy. In più, trattandosi di una patologia delicata potrebbe scuotere realmente e fortemente dal punto di vista emotivo il paziente. Inoltre, immaginate se fosse un falso positivo….

“E’ una di quelle questioni che se da una parte ha una utilità sociale dall’altra viene data una risposta senza le dovute cautele sia mediche sia psicologiche, perché queste rientrano in un programma di formazione adeguato e particolare dei sanitari, che non va trascurato”.

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Giovanni Di Micco

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