Giada voleva a tutti i costi prendere il diploma della maturità. Ha studiato tanto e nonostante il tumore al cervello che la accompagnava costantemente da tempo, ce l’aveva quasi fatta. Mancavano solo tre giorni. Poi, quella maledetta malattia ha deciso di portarsela via. E così la scuola ha deciso di fare un regalo a lei e alla sua famiglia: un documento con il sigillo dello Stato, con cui si certifica che Giada Martini è diplomata.
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Le parole della dirigente scolastica
La vicenda è stata riportata sulle colonne del Giornale di Vicenza. “Giada era molto preoccupata di non poter affrontare l’esame a causa dei ricoveri e con la commissione le avevamo calendarizzato una sessione straordinaria, ma il 2 luglio la situazione è precipitata e la malattia ha preso il sopravvento”, ha raccontato Nicoletta Morbioli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale. “Appena ho avuto il consenso dei genitori mi sono attivata presentando richiesta al Ministero. Spero di poterlo consegnare personalmente alla famiglia in presenza dei compagni e degli insegnanti di classe. Sarà un modo per stringerci a loro, ricordando il percorso di questa studentessa, la cui vita è stata così bruscamente interrotta”.
La storia di Giada Martini
La scuola, per agevolare Giada Martini, aveva fissato per il 5 luglio una sessione suppletiva. Durante la scorsa primavera la 18enne aveva subìto due delicati interventi chirurgici al cervello per rimuovere la massa tumorale. Ma qualche mese più tardi, durante una vacanza con i genitori a Monaco, in Germania, Giada ha avuto un malessere improvviso. Rientrata in Italia, si è subito recata in ospedale, dove le hanno dato la terribile notizia: tumore cerebrale maligno.
Come detto, due delicate operazioni e poi il percorso post-operatorio. Tutto sembrava procedere per il meglio. Poi, improvvisamente, a soli tre giorni dall’esame di maturità, un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma l’ha uccisa. Giada lascia una sorella più piccola e i genitori: la famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi. E anche se non ha sostenuto l’esame, il suo diploma l’ha avuto comunque.