Il sequestro è avvenuto all’esito di una più vasta attività di polizia giudiziaria che ha consentito – dopo una serie di incroci documentali e successivi meticolosi controlli eseguiti su numerosi container in transito presso il porto di Genova, realizzati anche attraverso l’impiego di apparecchiature scanner in uso alla Dogana – di individuare il carico di droga, sapientemente occultato nel pianale di un container carico di banane provenienti dalla Repubblica Dominicana, apparentemente destinate ad Ascoli Piceno. La cocaina, che doveva essere “tagliata” 4 volte prima di essere immessa sul mercato, avrebbe fruttato con la vendita al dettaglio circa 60 milioni di euro.
I sospetti degli investigatori sono sorti dall’analisi della documentazione doganale di accompagnamento del carico, spedito da un esportatore dominicano mai risultato operare nello scalo ligure e indirizzato, in maniera eccessivamente generica, alla provincia marchigiana, senza neanche l’indicazione dell’importatore. All’esito dei controlli, le Fiamme Gialle del G.I.C.O. di Roma ed i Funzionari della Dogana di Genova hanno contato n. 241 panetti di cocaina di elevata qualità e purezza, per un peso complessivo di circa 283 Kg., occultati nella base del container, riportante una doppia saldatura laterale. Alle operazioni, visto il complicato sistema di occultamento, hanno fornito un importante contributo gli specialisti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova. L’operazione è l’ulteriore conferma di come la Capitale ed il suo hinterland continui a rivelarsi uno snodo centrale nelle rotte dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, in virtù della grande recettività e conseguente remuneratività del relativo mercato. L’attività d’indagine, tesa ad individuare i protagonisti ad ogni livello dell’ingente traffico internazionale di stupefacenti represso è ancora in pieno svolgimento.
Di certo c’è il connubio tra narcotrafficanti colombiani ed organizzazioni criminali, anche di matrice mafiosa, locali. Quello odierno è il più grosso sequestro di sostanze stupefacenti mai effettuato dalla Polizia Tributaria.
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