Furti a Roma. Che la Capitale sia stata sempre bersagliata e flagellata dai furti, non è di certo una novità. Una delle città dove il reato si consuma con maggiore facilità. Anche oggi, del resto, la cronaca non è sfuggita al tema.
Il problema dell’incremento dei furti a Roma
Vi abbiamo già raccontato, proprio nelle ultime ore, infatti, come nel quartiere Portuense, durante gli ultimi giorni, il fenomeno abbia subito una forte impennata. I cittadini e i residenti sono giunti al limite: bar, negozi, edicole e anche abitazioni private in pieno giorno non vengono risparmiate. Si tratta, presumibilmente di batterie ben organizzate che continuano a colpire le medesime zone. Le telecamere disseminate sono utili fino ad un certo punto, e c’è chi arriva ad invocare le ronde notturne con la complicità dei residenti stessi.
Bar, negozi, edicole e case private in pieno giorno
Ma non si tratta dell’unica zona colpita, o dell’unica modalità di furto. Oltre ai furti in casa e nei negozi, ci sono anche le incursioni che avvengono in mezzo alla strada, nei luoghi particolarmente affollati, come ad esempio le metro e le stazioni. Proprio a Termini, soprattutto a seguito dell’accoltellamento di qualche mese fa, drammatico e imprevedibile, di Abigail Dresner, il piano sicurezza ha optato per un incremento del personale investito nei controlli.
Aumentano le cannibalizzazioni auto a Roma: ecco perché
Insomma, la città non sembra essere molto sicura di questi tempi. Ma c’è un fenomeno che più fra tutti sembra essere incrementato esponenzialmente: quello dei furti e delle cannibalizzazioni delle auto regolarmente parcheggiate. Come se di per sé il parcheggio a Roma non rappresentasse già un problema! Non solo si fatica a trovare uno spazio che sia dignitoso per la propria vettura, e possibilmente non lontano chilometri da casa, ma poi c’è bisogno anche di fare attenzione a dove la si mette: se il luogo non è ben illuminato, potete dire addio alle componenti più importanti della vostra, soprattutto quelle che prevedono parti in oro o in platino. Oppure, quei pezzi di ricambio che, attualmente, sul mercato risultano sostanzialmente introvabili.
Le continue segnalazioni dei cittadini
Di continuo arrivano segnalazioni da parte di lettori che ci informano di aver subito l’ennesimo furto di un componente dell’auto. Quello che va per la maggiore è il catalizzatore, anche perché facile da smontare e ancora più semplice da piazzare sul mercato, dal momento che i pezzi sono introvabili negli sfasci. Quindi si rubano e piazzano in tempi lampo: quelli più richiesti sono delle Smart e delle Citroen C3 come ci dice un carrozziere con cui abbiamo parlato di recente. L’usato, poi, è arrivato alle stesse, e quindi c’è anche il rischio di non trovare proprio l’auto al posto dove si era parcheggiata.
Il caso di Francesco: oltre 2 settimane per sostituire un catalizzatore rubato
Francesco, cittadino residente a Roma, Casal Bertone, ci ha scritto nei giorni scorsi, confermando la tendenza di questi periodi: ”Ci sono strade che alla sera rappresentano l’unica possibilità di parcheggio, ma sono delle vere e proprie trappole. Loro lo sanno. E di fatto, si trova quasi sempre un posticino dove mettere l’auto. Ma ad un prezzo troppo alto!” Il prezzo a cui si riferisce Francesco va dai 300 ai 400 euro, ovvero il valore di un catalizzatore nuovo da montare sull’auto. Poi ha aggiunto: ”Si pensi ad esempio alla via che collega Casal Bertone con il Pigneto: Via Ettore Fieramosca è una trappola a cielo aperto perché è una terra di nessuno.
Vietato parcheggiare nelle terre di nessuno
Un lungo corridoio dove, volendo, si può parcheggiare ai lati quasi senza problemi. Ma di notte non passa nessuno. Non ci sono abitazioni né altro. Un posto ideale per fare razzie di auto. A me è successo: ho trovato la mia auto senza il catalizzatore e ho dovuto sostituirlo con dei tempi biblici, perché i pezzi di ricambio non ci sono”. Ecco il problema, non ci sono le componenti, e inevitabilmente il loro valore sale: ”Dopo due settimane di attesa, il mio carrozziere di fiducia ne aveva trovato uno in Germania, ma bisognava attendere almeno 5 giorni. Per fortuna poi ne abbiamo ritrovato uno a Pomezia. Sono rimasto due settimane senza poter usare l’auto e sborsato anche un terzo del mio stipendio”.
Le componenti nel mirino delle cannibalizzazioni
Secondo stime recenti, tra le componenti maggiormente a rischio delle auto ci sarebbero sì i catalizzatori, ma anche le marmitte, ruote, volanti, airbag, cruscotti e anche le preziosissime batterie al Litio delle auto, che costano tantissimo. Secondo l’Associazione italiana periti estimatori danni – Aiped – Roma è la seconda città italiana per furti di batterie al litio. Spesso, poi, quando l’automobilista non ha una assicurazione necessaria per coprire il furto, neppure denuncia, quindi il numero è sempre più alto rispetto a quello virtuale calcolato in base alle segnalazioni.Un allarme che non è passato inosservato anche da parte di Federcarrozzieri e Codacons, che registrano proprio a partire dai primi mesi del 2023 a oggiun aumento di almeno il 30% delle richieste di aiuto di persone che si trovano con la loro automobile privata durante le notti delle sue componenti o cannibalizzata.
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