“insegnante per oltre 40 anni ad Aprilia ha lasciato la scuola ma non i ragazzi”
Mercoledì 14 dicembre, Franca Palmieri parteciperà al Concerto Poetico contro la guerra “SignorNò”, una antologia curata da Marco Cinque, con l’introduzione di Margherita Ack – ed. Pellicano. Insieme a lei, altri poeti molto noti: Beppe Costa, Antonella Rizzo, Stefania Di Lino e altri ancora.
La serata sarà dedicata al nativo americano di ascendenza yaqui Fernando Eros Caro, prigioniero da 35 anni nel braccio della morte di San Quentin, cui sono dedicati anche i diritti d’autore del volume.
Dopo ben 42 anni e tre mesi di servizio, Franca Palmieri è andata in pensione, con la chiusura dello scorso anno scolastico. E questo è già una notizia, ma se pensiamo che la Prof ha esercitato dall’età di 21 anni e sempre nel territorio apriliano, può quasi rappresentare una unicità.
Si sa che dopo i vari concorsi per l’insegnamento, i docenti trascorrono anni come supplenti, girando mezza Italia, in attesa dell’assegnazione della cattedra più prossima alla loro città, ma la Palmieri, appena laureata in pedagogia a vent’anni, riceve subito la sua prima assegnazione apriliana, nella scuola di Torre del Padiglione.
– Professoressa Palmieri, lei ha iniziato giovanissima a lavorare “Si, sono stata veloce e precoce: ho iniziato le scuole elementari a 5 anni e così a 17 ho conseguito di scuola superiore magistrale”.
– Già a quell’età sapeva di diventare insegnante? “Veramente la mia aspirazione era di proseguire un’altro anno per raggiungere il diploma di di arte, cosa consentita nel mio collegio. Ma volevo uscire da lì il prima possibile e tornare a casa”.
– Lei è una donna letterata, insegnante di lettere, scrittrice, com’è nata la passione per la letteratura italiana? “Avevo 13 anni quando mio padre mi regalo “La vita di Dante” scritta da Boccaccio e all’epoca non sapevo bene cosa farne, ma poi, una volta universitaria mi sono ritrovata quel libro per preparare un esame.” La casualità delle cose, oppure un destino segnato e già visto dal genitore, che le è venuto a mancare a soli 14?
Dunque da giovanissima, quella Prof minuta, in forma, con la sua lunga frangia bionda adagiata sugli occhi cerulei e delicati era ben consapevole del suo cammino nella scuola, tra i fanciulli prima e i ragazzi delle scuole medie dopo, seppur nel suo animo nutrisse una vena artistica da dover assecondare.
In più due grandi eventi, due grandi lutti, segnano la sua vita in maniera devastante, netta e la Palmieri rifugia nell’insegnamento e nella scrittura il suo dolore atroce per la perdita dell’amato papà, stimatissimo apriliano di adozione, costruttore della linea ferroviaria Roma-Nettuno e con cui trascorreva più tempo possibile e la perdita del suo compagno eletto, Masio Lauretti, che le aveva donato i tre figli Giada, Daniele e Francesco.
Negli anni, così, quella vena artistica è diventata non solo il suo canale di elaborazione dei dolori subiti, ma anche un modo di approcciare diverso con i “suoi” ragazzi, infatti “Il teatro che ho sperimentato con laboratori scolastici, ha rappresentato per i miei alunni della scuola Deledda e Peschiera un modo di provarsi, di convogliare e tenere sotto controllo sentimenti ed emozioni, di confrontarsi con il prossimo, di responsabilizzarsi e sentirsi parte degli adulti, perché essi lavoravano sul lavoro scenico dalla stesura del copione alla chiusura del sipario a scena ultimata.”
E quella stessa aurea artistica la coinvolge passionalmente nella scrittura di sillogi poetiche come “La Coscienza e la vanità” ed. Pellicano e, da ultimo, “La fiamma del cuore” una delicata fiaba, presentata ad Aprilia domenica 27 novembre, nella Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale di Aprilia: con essa si sente il bisogno di far rivivere una antica tradizione andata perdendosi.
Anche quest’ultima opera fiabesca di Franca Palmieri è manifestazione del suo amore per i ragazzi, che, in una ultima conferenza “Aprilia ieri, oggi, domani punto2”, organizzata dall’associazione L’Arco di Aprilia, ha esternato nella sua profonda analisi del cambiamento della gioventù apriliana negli anni.
Autrice, insegnante di lettere, poeta multipremiata, sportiva, attiva in progetti culturali di rilievo come “Saffo e le altre”, opera di divulgazione della scrittura femminile e “al femminile” sta realizzando la seconda edizione, il 28 febbraio si terrà la premiazione del concorso Nazionale di Poesia Masio Lauretti (dedicata al suo compianto marito), che richiama scrittori imberbi di tutta Italia.
Ecco, questo è Franca Palmieri: una donna semplice, bella dentro e fuori che ha sentito la vocazione, rara, di donarsi ai giovani in maniera eclettica, costruttiva, e creativa e quando le ho chiesto: – le mancherà la scuola? “Ora, ancora non me ne rendo conto, ma a me quel quotidiano giungere davanti al registro delle presenze, fare l’appello e preparare la giornata con i miei ragazzi, guardarli negli occhi e leggere i loro animi attraverso il loro impegno scolastico era la cosa più bella e riempitiva della mia vita”.
Marina Cozzo