Oltre 1000 soggetti che hanno usufruito di finanziamenti provenienti dai bilanci pubblici non avevano diritto a farlo. Sono questi i dati emersi dalle analisi portate avanti dal Nucleo Speciale per la Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa (Invitalia S.p.A.) che hanno fatto emergere le irregolarità per un totale di quasi 40 milioni di euro. Anche la Regione Lazio è rientrata nella black list con 30 ‘casi’: di questi 11 sono stati registrati nella Provincia di Roma, 7 in quella di Latina. Tali controlli hanno riguardato la posizione di 10.000 aziende destinatarie dei fondi (si parla di oltre 400 milioni di euro erogati), con 1.079 – questa la cifra esatta degli ‘irregolari’ – che non avrebbero rispettato i vincoli previsti, anche mediante comportamenti fraudolenti quali la redazione di atti falsi.
Ulteriori sviluppi in tal senso si attendano dalle indagini dei vari comandi territoriali della Guardia di Finanza che stanno provvedendo a concludere gli accertamenti necessari. Intanto la società Invitalia fa sapere di aver già attivato le procedure di revoca dei benefici nonché la messa in atto di tutte le iniziative legali per il recupero dei fondi illegittimi.