Sull’ipotesi del raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino arrivano le dichiarazioni politici. “L’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, rilanciato oggi dal presidente dell’Enac, Vito Riggio, è una pessima idea, alla quale anche l’Amministrazione Comunale e il Pd di Fiumicino si oppongono. Un’operazione che lascia interdetti per la sua scarsa utilità e per il consumo di territorio che produrrebbe, oltretutto in una zona dall’alto valore naturalistico e agricolo – ha dichiarato il consigliere regionale del Partito Democratico Riccardo Agostini –
Studi comparati sui maggiori scali aeroportuali europei, che Riggio certamente conosce – prosegue Agostini – rivelano che non c’è automatismo tra dimensioni e numero di piste e traffico di passeggeri. Aeroporti ben più trafficati (Londra Heathrow, Francoforte, Parigi CDG) hanno dimensioni e numeri di piste uguali a Fiumicino, sviluppando volumi e movimenti doppi rispetto al principale scalo romano. L’ideale sarebbe risolvere tutte le disfunzioni che non consentono all’aeroporto di Fiumicino di sfruttare al massimo le potenzialità delle infrastrutture già esistenti. Far leva sull’idea di sviluppo e aumento dell’occupazione, che in questi anni a Fiumicino è drasticamente diminuita nonostante l’aumento del traffico, è uno specchietto per le allodole: il numero degli addetti ai servizi aeroportuali è connesso al volume di traffico e non al numero di terminal, piste e parcheggi costruiti”. “Il traffico passeggeri della sola Fiumicino – conclude il consigliere Pd – raggiungerà in pochi anni 50 milioni di passeggeri ed è prevista una crescita del mercato dell’area mediterranea fino a 400 milioni di arrivi annui nel 2025. Sono risultati raggiungibili senza l’inutilmente faraonico progetto di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, ma valorizzando al massimo le strutture già esistenti”.
“Chiedo al Ministro Graziano Delrio di superare definitivamente la scellerata ipotesi di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino, una vera e propria speculazione finanziaria a danno dei cittadini che vivono nel Comune di Fiumicino, a danno degli agricoltori e a danno della riserva del litorale romano, a danno degli italiani – ha invece dichiarato il segretario del Pd di Fiumicino Stefano Calcaterra – Chiedo esattamente l’opposto di quello che chiederà ancora una volta il Presidente di Enac Vito Riggio nell’incontro che si terrà domani con il nostro Ministro come dichiarato dallo stesso oggi sulla stampa vorrei dire a Riggio che di imprese faraoniche, di numeri tirati fuori ad arte e di evidenti speculazioni come questa e di esempi di colate di cemento, dai lati molto oscuri se ne sono già visti abbastanza nel nostro Paese e che non è vero come dice Riggio, che fare Fiumicino2, rappresenti un vero sviluppo sia in termini di ricchezza reale del paese che in termini di crescita occupazionale. Stiamo perdendo migliaia di posti di lavoro dal 2008, a maggio in poco meno di 5 ore è andato in fumo il terminal 3.
Oggi come già da ieri, bisogna fare gli investimenti strutturali per sviluppare Fiumicino Sud. Invece di pensare al cemento, agli alberghi e a mantenere i voli Low Cost a Fiumicino per aumentare il numero di passeggeri utili a chi vuole questo scempio, consiglierei di pensare allo sviluppo industriale e dei servizi dello scalo aeroportuale che già esiste e di trovare soluzioni immediate a chi il posto di lavoro lo ha già perso”, conclude Calcaterra, “nel Lazio abbiamo bisogno di un altro aeroporto che si occupi dei voli Low Cost e liberi l’attuale aeroporto di Fiumicino di essere finalmente l’Hub Internazionale che merita l’Italia. Invito la Regione Lazio a prendere presto la decisione sulla necessità di fare un nuovo aeroporto per i Low Cost, scegliendo una locazione diversa da Fiumicino”.
“E’ oramai ampiamente noto, ma vale la pena ribadire ancora una volta, in modo che anche il ministro Delrio ne sia nuovamente informato, che vi è una chiara posizione del gruppo dirigente e degli eletti del Pd del territorio contraria alla scellerata ipotesi di allargamento dell’aeroporto di Fiumicino. Non è nemmeno il caso di ricordare al dottor Riggio che tale previsione si fonda su numeri mirabolanti nonostante i quali lavoratrici e lavoratori, a causa di politiche e scelte imprenditoriali sbagliate, continuano a perdere il posto di lavoro, dall’Alitalia al suo indotto, dalla vicenda di Groundcare ai lavoratori della Ams di questi giorni, e chi sa a quali handlers toccherà nei prossimi mesi”. Così in una nota il delegato alle Attività Produttive e consigliere della Città Metropolitana di Roma Marco Palumbo.
“È chiaro quindi a tutti – aggiunge – che senza un rilancio di una politica di sviluppo industriale ci troveremo ancora nel prossimo futuro a parlare di queste drammatiche vicende. Ma in questo contesto è necessario ricordare che le ipotesi di allargamento ulteriore dell’aeroporto verso Fiumicino Nord insisterebbero su un territorio di 1300 ettari totalmente ricompreso nella Riserva del Litorale, nel quale lavorano centinaia di piccole, medie e grandi aziende che impiegano migliaia di lavoratori. Cosa ne sarebbe di loro? Nella nostra Regione abbiamo bisogno sicuramente di uno sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto ma questo deve avvenire partendo da un ammodernamento all’interno del sedime attuale, ovvero portando avanti il solo progetto Fiumicino sud, necessario e sufficiente a rendere lo scalo più efficiente e competitivo. Di lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro il territorio di Fiumicino ne ha visti già troppi, ora è il caso di dire basta”.
“L’ampliamento dello scalo di Fiumicino previsto dal Piano Nazionale degli Aeroporti approvato dal governo Monti presenta molte criticità: l’Amministrazione regionale, infatti, ha chiesto formalmente l’apertura di un tavolo tecnico con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme ai Comuni interessati, per verificare la reale fattibilità del progetto Fiumicino nord”. Lo dichiara Massimiliano Valeriani, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Invece di procedere alla realizzazione della quarta pista è opportuno intervenire sull’efficienza e la qualità dei servizi offerti dall’attuale aeroporto: attraverso una migliore gestione dell’infrastruttura sarà possibile assorbire il previsto incremento dei passeggeri e garantire prestazioni adeguate per un grande scalo internazionale. Va risolto, inoltre, il nodo dei voli low cost, che non possono essere destinati a Fiumicino: diventa fondamentale pertanto – conclude Valeriani – valutare con il Ministero e le realtà coinvolte soluzioni alternative in grado di soddisfare le varie esigenze”.
Contrario alle dichiarazioni di Riggio anche il gruppo SEL. “Ci auguriamo davvero che quella di Riggio sia solo un’uscita di cattivo gusto. Il gruppo di Sel al Comune di Fiumicino crede da sempre che lo sviluppo dell’aeroporto non sia legato al raddoppio. Ragionare in quest’ottica significa avere la ferma intenzione di raddoppiare le inefficienze e i disservizi. Bisogna intervenire sul sedime esistente per rendere uno scalo inadeguato un hub internazionale degno di questo nome. La realtà è che solo intenti speculativi sono dietro alla scelta del raddoppio, è un obiettivo per fare cassa negli esclusivi interessi del gestore privato. Senza parlare dei danni che ne deriverebbero per la salute dei cittadini, degli agricoltori e dei danni ambientali in piena Riserva naturale statale del litorale. Sarebbe invece il caso di fare un serio studio epidemiologico con l’ausilio dell’Arpa per capire le pesanti ricadute dell’aeroporto sul nostro territorio. Siamo contrari da sempre a sciagurate ipotesi di devastazione ambientale e lo abbiamo dimostrato con atti di indirizzo e mozioni presentate in Consiglio comunale, oltre a interrogazioni e interpellanze presentate a livello parlamentare”.