È iniziato questa mattina alle 10 il sit in organizzato davanti alla palazzina Alitalia di Fiumicino dai lavoratori di Alitalia Maintence Systems, società che si occupa della manutenzione e riparazione dei motori degli aerei all’aeroporto di Fiumicino, i cui dipendenti, insieme ai sindacati, chiedono di salvaguardare il posto di lavoro dei 240 dipendenti di questo centro d’eccellenza italiana. La prossima manifestazione si terrà domani davanti alla sede della Regione Lazio.
Venerdì i parlamentari del Movimento 5 Stelle avevano lanciato l’ennesimo allarme, insieme ad accuse ben precise. “Mentre il governo chiacchiera, il ministro promette, Montezemolo rassicura, l’Italia perde un altro pezzo: 4 motori sono usciti dall’officina di Ams, la società di manutenzione motori di Alitalia, per andare all’estero. Quello che avevamo temuto e annunciato sta accadendo. Senza informare i lavoratori, contrariamente alle rassicurazioni, i motori sono stati trasportati via. I dipendenti avrebbero avuto almeno altri due mesi di lavoro e invece si sta deliberatamente scegliendo di distruggere un fiore all’occhiello del nostro sistema produttivo”, hanno dichiarato i deputati della Commissione Trasporti del M5S. “Eppure il ministro dello Sviluppo economico aveva detto in audizione in Commissione che si stava lavorando per salvare Ams, e invece dopo neanche 48 ore è successo il contrario”, ha dichiarato il portavoce M5S Paolo Romano.
A richiedere l’immediato intervento del Governo i sindacati, con un comunicato diffuso venerdì 30 ottobre.
“L’ arroganza di Alitalia/Etihad nei confronti di Alitalia Maintenance Systems e dello Stato italiano ormai si è consumata mostrando il suo aspetto peggiore – si legge nella nota – Si è aperto infatti, un nuovo scenario ancor più devastante per le sorti sia dell’azienda che dei suoi 240 lavoratori. Questa mattina, nonostante le ripetute denunce delle organizzazioni sindacali, si è concretizzato il sospetto che i motori fermi negli hangar potessero essere inviati all’estero. Infatti, i primi 4 motori da riparare sono partiti verso l’Israeliana Bedek. Le dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi del Presidente Luca Cordero di Montezemolo che rassicurava i lavoratori in protesta e le istituzioni coinvolte , si sono sciolte al primo raggio di sole.
Lo sforzo del MISE, della Regione Lazio unito all’insistente lavoro delle organizzazioni sindacali, disponibili per dare un contributo risolutivo a questa enigmatica vicenda, rischia di vanificarsi. Il Ministro Guidi, il 28 ottobre durante il question time alla Camera, aveva rassicurato sull’impegno personale e sullo status dei lavori che vede coinvolta in primis proprio Alitalia/Etihad per la risoluzione della vicenda AMS. Pertanto, le OO.SS Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Ugl Trasporto Aereo, ribadendo l’atteggiamento inaccettabile e grave da parte di Alitalia /Etihad, chiedono un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico e annunciano un sit in davanti alla palazzina Alitalia il 2 novembre dalle ore 10 alle 14 e davanti alla Regione Lazio il giorno 3 novembre alla stessa ora”.
Solidarietà ai lavoratori arriva dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino. “Esprimo la vicinanza di questa Amministrazione nei confronti dei lavoratori di Alitalia Maintenance System, che questa mattina sono tornati a manifestare con un presidio presso l’aeroporto di Fiumicino. E’ da tempo che chiedo un intervento che possa mettere in atto ogni azione utile a rilanciare un’eccellenza, non solo locale ma italiana, nella revisione e riparazione di motori e componenti aeronautici. Continueremo a essere vicini a questi lavoratori, che vivono un momento difficilissimo perché stanno rischiando di perdere il proprio posto”.
Fiumicino, lavoratori Alitalia Maintence Systems in presidio
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