ESPLOSIONI, FIAMME E PAURA: DISTRUTTO UNO DEI MAGAZZINI “ARCA CARAVAN” A POMEZIA
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Un’enorme paura: questa la sensazione prevalente provata dagli 80 dipendenti della società Arca Caravan SpA quando oggi pomeriggio, intorno alle 14:30, un violento incendio ha devastato uno dei depositi dell’azienda, in via Naro 71, a Pomezia. Nel magazzino, per fortuna deserto in quel momento, erano contenuti materiali per la fabbricazione e l’assemblaggio dei Caravan: tappezzeria, vetri, pannelli. Ma, nelle immediate vicinanze, anche plastica, resine e solventi per le pitture. Una densa colonna di fumo nero in pochi minuti si è levata nel cielo, visibile sia da Torvaianica che dai Castelli Romani. Nella sede, ad accorgersene un operaio che transitava davanti al deposito, per fortuna staccato dal resto del corpo dell’azienda. Dato l’allarme, i primi interventi sono stati fatti proprio dai dipendenti con il materiale antincendio a loro disposizione, ma l’intensità delle fiamme ha reso inutile il loro lavoro. Per fortuna in pochi minuti sono arrivati 4 mezzi dei Vigili del Fuoco di Pomezia, poi seguiti da un’autobotte ed un carro schiuma provenienti da Roma ed da un’altra autobotte di Genzano. I mezzi hanno fatto più volte la spola per caricare l’acqua, in quanto l’incendio non accennava a spegnersi, mentre la coltre di fumo nero diventava sempre più alta e minacciosa. Sono intervenuti i Carabinieri di Pomezia e la Polizia Municipale e, poco dopo, è arrivato anche il Sindaco Enrico De Fusco, oltre all’assessore all’Ambiente Daniele Martinelli, al vicesindaco Edgardo Cenacchi e molti altri politici. La prima preoccupazione è stata quella di verificare se c’erano persone che avevano subito danni, ma per fortuna non si sono registrati feriti o intossicati. Solo un lieve malore per una ragazza ed un giovane uomo, che sono stati controllati dai medici dell’ambulanza nel frattempo sopraggiunta sul posto. L’intera area è stata transennata, ed i camper prodotti messi al sicuro in un altro magazzino, lontano dalle fiamme. Ovvio lo stato di agitazione da parte dei dipendenti, alcuni dei quali sotto shock. Il magazzino distrutto, che occupa una superficie di circa 1000 metri quadri – l’intera Arca sorge su un’area di 7000 metri quadri – era pieno di legno stagionato, che ha facilitato il propagarsi delle fiamme. Per circoscrivere l’incendio e spegnerle totalmente ci sono volute più di due ore. Il lavoro dei Vigili del Fuoco era coordinato dall’alto da un elicottero, che monitorava la situazione. Allertate immediatamente anche la Prefettura e la Questura di Roma, la ASL e l’Arpa Lazio, che ha inviato dei tecnici per la misurazione dei valori dell’aria. Il timore è infatti quello di un eventuale inquinamento ambientale dovuto ai solventi ed alle resine, che potrebbero trasformarsi in polveri sottili e quindi in diossina.\n\n“Dobbiamo ringraziare – ha dichiarato il Sindaco – i mezzi di soccorso, che sono riusciti ad intervenire prima che il danno diventasse maggiore: l’azienda ha sicuramente subito un brutto colpo, ma i posti di lavoro dovrebbero essere salvi, perché le parti dove si svolge l’attività non sono state intaccate dalle fiamme, così come i Camper prodotti”. Ogni mezzo ha un valore che oscilla tra i 60 ed i 70 mila euro. L’Arca Caravan fa parte di una multinazionale francese e, solo nello stabilimento di Pomezia, fattura circa 50 milioni di euro l’anno. “Si tratta di un’azienda storica per Pomezia – ha continuato De Fusco – e sarebbe stato terribile se a questa tragedia si fosse aggiunta quella della chiusura dello stabilimento. Ovviamente non sappiamo ancora a quanto ammontano i danni, ma sicuramente sono inferiori a quelli temuti inizialmente. Io personalmente ho chiamato il direttore della ASL, il Prefetto ed il Questore, oltre ai responsabili dell’ARPA Lazio, per far sì che si intervenga a tutto tondo: ora serve fare un monitoraggio dell’aria per essere sicuri che non ci sia pericolo per i cittadini. Fortunatamente la macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione: siamo stati aiutati da tutte le unità dei Vigili del Fuoco delle zone circostanti, dalla Protezione Civile di Torvaianica, di Ardea e regionale. Questa sinergia ha permesso di circoscrivere la zona danneggiata, evitando la distruzione dell’intero stabilimento”. Il timore maggiore si è avvertito quanto si sono sentite due esplosioni consecutive, seguite da fiammate vigorose, mentre le squadre di soccorso erano tutte in azione. “Probabilmente erano dovute allo scoppio degli estintori – spiegano i Vigili del Fuoco – ma è ancora presto per dirlo”. Così come è presto sapere le ragioni dell’incendio, che comunque sembrerebbe dovuto ad un corto circuito. Alle 17: 00 il denso fumo nero si è alleggerito, diventando man mano sempre più chiaro e facendo sperare che non siano state diffuse sostanze tossiche. Nessuna dichiarazione da parte dei responsabili dello stabilimento, mentre l’amministratore delegato, che si trovava in un’altre sede dell’azienda, al Nord Italia, ha fatto sapere che sarebbe arrivato con il primo aereo per rendersi conto della reale situazione.\n\n