FESTA POPOLARE: POLEMICHE E REPLICHE
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Marcello Franceschetti non ci sta. Respinge al mittente tutte le accuse ricevute per l’organizzazione della “Festa Popolare” e fornisce la sua versione dell’accaduto, rispondendo soprattutto ai consiglieri comunali Errico e Ruffini, che avevano espresso parole di dissenso nei confronti della manifestazione, sia per i costi sostenuti che per la mancanza di organizzazione, che aveva provocato ritardi nel programma e malumore negli spettatori. “ Rimango perplesso quando a eventi così importanti come quelli del Popolo – dichiara Franceschetti – non si presta la giusta attenzione mediatica, eventi ignorati da quasi tutta la stampa, tanto da costringere gli organizzatori a folli rincorse proprio per darne giusta notizia; mentre invece alla prima occasione, si trova spazio e tempo per “mirare e sparare”. E’ il caso di dirlo… “Qualcuno è andato al cinema, si è visto il film, ma… non ha capito il finale”; vi spiego allora io come è andata: L’Associazione Alfa ha chiesto a 360° la partecipazione attiva, in sostegno della Grande Festa Popolare 2010, tutto questo, in virtù proprio dell’obiettivo prefissatosi assieme a Floriana Secondi, ovvero, quello di aiutare i Bambini meno fortunati, come quelli abbandonati da piccoli. Tanti hanno risposto, tanti invece no. Il sottoscritto Consigliere Comunale, Delegato ai Grandi Eventi, ha optato per la soluzione a favore dell’A.I.B.A. ovvero, quella di prodigarsi sino all’estenuo, affinché tutto andasse per il meglio. Si deve sapere che senza l’intervento continuo e tempestivo del sottoscritto sicuramente questa manifestazione popolare non si sarebbe potuta affatto svolgere. Sino al giorno prima, difatti, non vi erano neanche i permessi e le autorizzazioni di legge, poiché gli organizzatori erano in forte ritardo con le pratiche burocratiche; vero è però che l’amministrazione comunale, che fino a “qualche giorno” fa rischiava di andare a casa a seguito delle dimissioni allora presentate dal Sindaco, ha approvato il bilancio in un periodo troppo avanzato rispetto a quello più consono alle esigenze di eventi estivi, culturali, musicali ecc, per cui sino all’ultimo non si sapeva quale spesa potesse affrontare questa autonoma Associazione Non-Profit, ovvero l’Associazione Alfa, senza un patrocinio oneroso certo”. Il consigliere continua la sua difesa, spiegando che “Se di errore bisogna parlare, è stato proprio quello di non tirarmi indietro, accettando ancora una volta, una missione davvero “impossibile”. Faccio questa ultima affermazione proprio in virtù del fatto che nel realizzare questo tipo di manifestazioni, cioè del popolo e non legate a partiti politici, paradossalmente vi è tanta politica, o meglio politici, pronti a remarti contro e a “buttarti giù” alla prima occasione”. E qui la difesa diventa accusa: Franceschetti punta il dito verso i suoi colleghi consiglieri. “Al Consigliere Comunale Errico Romano neanche replico più, perché alle sue strumentalizzazioni si è già risposto in modo esaustivo talmente tante di quelle volte che mi viene da pensare ad un famoso detto “solo gli stolti non ritornano indietro sui propri passi”. Poi mi fa specie vedere un consigliere come Paolo Ruffini attaccare me e la Grande Festa Popolare quando invece di argomenti seri da affrontare ce ne sarebbero eccome!! Ruffini in passato mi chiamava ad organizzare spettacoli per le sue campagne elettorali e mi ha sempre pagato bene, quindi conosce il valore delle mie prestazioni. Rispedisco quindi al mittente le sue accuse, facendolo proprio con le sue parole: “la classe politica non è tutta così” e la gente questo comincia a capirlo”. Il focoso consigliere conclude riportando l’attenzione sulle serate. “Ritornando alla festa popolare, in definitiva ribadisco che tutto non è andato come credevo, ma è stato ottenuto un risultato al di là di quanto previsto e sperato, visti i tanti risvolti del “dietro le quinte” che appartengono e devono rimanere alle rispettive professioni; un fatto però si può dire, a chiarimento e opportuna precisazione, e cioè che “i fuochi d’artificio”, in realtà non decretavano affatto la fine dello spettacolo, ma ne coloravano una sola scena. Qualcuno – non io – avrebbe dovuto prendersi la briga di comunicare a chi di dovere che lo spettacolo non finiva lì. Questo, e soltanto questo, è stato l’equivoco contestato da un pugno di “istigatori”, e non i miei interventi contro l’organizzazione e a favore dell’A.I.B.A., che hanno invece ricevuto solo applausi e apprezzamenti. Inoltre la serata non si è conclusa affatto con l’intervento dei carabinieri, in quanto sono stato io stesso a chiedere loro di identificare una persona dal comportamento molto, ma molto dubbio”. Lo sfogo di Franceschetti si conclude con i doverosi ringraziamenti nei confronti dei cittadini che hanno partecipato e di tutti quelli che lo hanno sostenuto. “In qualità di Amministratore e delegato ai Grandi Eventi della Città di Pomezia, sono molto soddisfatto di questo fine settimana in piazza Indipendenza, che ha fatto registrare una straripante folla, davvero entusiasta e divertita, per tutti e tre i giorni. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito e che si sono prodigati per cercare di far andare tutto bene”.