Fabrizio Corona condannato. C’è la conferma della corte di Cassazione: condanna a un anno e 10 mesi per il fotografo Fabrizio Corona, il quale è stato giudicato colpevole per aver concorso in un tentato furto all’interno di un appartamento a Roma. E aveva un complice: N.D.C., un ex carabiniere sospeso dall’Arma. La sentenza è stata riportata anche dall’Ansa nelle ultime ore, e si riferisce a uno sventato colpo che, si legge nelle carte del processo, ”è stato tentato in collaborazione con altre due persone”. Uno dei soggetti viene anche indicato come ”cognato di uno dei due residenti nell’appartamento”. Coinvolto nel colpo, anche A.P., giudicato però in modo separato per le azioni. Nel testo del verdetto, si legge che Corona e N.D.C. ”sono stati bloccati dalla polizia giudiziaria, prima di introdursi nell’appartamento obiettivo del piano criminoso, grazie alle intercettazioni telefoniche che erano in corso su una delle utenze cellulari di A.P.”. Dall’altra parte, l’altra campana, la difesa sostiene che i due avessero interrotto il tentativo di furto volontariamente.
Fabrizio Corona condannato: la dinamica del tentato furto
Sempre da verdetto si apprende che il tentativo di furto non è andato a buon fine perché un carabiniere era in attesa dell’arrivo di Corona e del suo complice nell’appartamento subito sopra a quello preso di mira. Quando hanno sentito il carabinieri muoversi, poi, Corona e il complice avrebbero deciso di interrompere il colpo. Proprio a questo particolare si è focalizzata la difesa, che ha parlato nello specifico di ”volontaria, libera scelta di desistere dal reato”. Secondo i legali, i due entrati per il furto, si sarebbero accorti di non avere a disposizione gli strumenti adatti a compiere il loro proposito. Insomma, i legali hanno tentato in tutti i modi di far virare verso il meno grave reato di «violazione di domicilio».