Il Lazio alle prese con l’evasione fiscale. La situazione sembra essere migliorata, anche se ancora non basta: i numeri di una piaga sociale.
I conti non tornano ancora una volta. Nelle casse del Lazio il respiro è a fatica: non è l’aria che manca, bensì la liquidità per una Regione che arranca. Non è soltanto “colpa” delle gestioni precedenti, il problema sembrerebbe essere sistematico. La crisi economico finanziaria regionale ha un nome e si chiama evasione fiscale: la falla principale del sistema Lazio è proprio quella che i tecnici definiscono “economia sommersa”.
La mole di entrate e uscite che non viene dichiarata e, dunque, i soldi non vengono messi a verbale. Questo significa (anche) pagare più tasse – per chi paga – e meno servizi. Se non pagano tutti, la congiuntura incide su quei “pochi” che il proprio dovere (perchè pagare le imposte è ancora un onere) lo fanno. È la “legge” dei vasi comunicanti. Qui di legale, però, c’è ben poco. Tornano soltanto le cifre di un malaffare diffuso.
Regione Lazio, l’evasione non si ferma: 10 miliardi di tasse non pagate, i numeri del “disastro”
Numeri alla mano l’evasione fiscale ha superato il 9% nella sua totalità. Due punti in meno rispetto all’anno precedente che, però, si sentono meno perchè diverse sono le esigenze e maggiori sono i rincari – anche per colpa dei conflitti fuori lo Stivale e la diatriba a livello europeo – rispetto a 365 giorni fa. Il Lazio aspetta, ma le risposte non sono incoraggianti. Il ritratto dell’ISTAT comprende sia il sommerso (dichiarazioni irregolari, mancati contributi e non solo) che le attività illecite che popolano il territorio (dallo spaccio alla prostituzione fino ad arrivare al commercio illegale).
21,6 sono i miliardi di tasse incassate nell’ultimo periodo. Numeri che vanno a comporre una percentuale regionale pari al 92%. Mancano ben 8 punti percentuali. Quasi 9 contando solo il pubblico. La situazione nel privato è ancora diversa: solo il 66,7% di persone dichiara a fronte di meno di 2500 euro. Si registra, quindi, uno scoperto pari a 2,3 miliardi. Tradotto in termini pratici: ogni 100 euro di spesa se ne evadono 13. L’occupazione fuori legge, solo nel Lazio, sale al 14,3% contro il 12% nazionale.
In parole povere la Regione arriva ad avere un totale di 10 miliardi di tasse non pagate. Questo si traduce in servizi scadenti e minori opportunità. Le Fiamme Gialle promettono una stretta, ma gli elementi da combattere restano tanti. La piaga più grossa rimane il lavoro nero: 715 lavoratori irregolari riscontrati soltanto nell’ultimo periodo. Poi c’è il settore Ricerca e Sviluppo, ma l’approccio non migliora: 105 milioni rinvenuti in attività irregolari e falsi progetti. La Regione è pronta a serrare i ranghi, ma la politica da sola non può arginare quello che ha tutta l’aria di essere un vero e proprio trend: l’evasione fiscale (non da oggi) sta diventando un’abitudine sempre più difficile da debellare.