La scorsa estate 2022 è stata la più calda nella storia d’Europa, e la temperatura media nel mondo è stata di 1,2 gradi superiore rispetto al periodo pre-industriale, quello compreso tra il 1850 e il 1900. Un evento certamente storico, che la dice lunga sul livello di surriscaldamento globale a cui siamo giunti. Sono dati perentori, che impongono sempre più che la questione climatica venga al più presto presa in serissima considerazione. A rivelare il dato è stato il rapporto Global Climate Highlights 2022 di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea. Un crescendo che non ha mai smesso di incalzare da 8 anni a questa parte. Di fatto, secondo il rapporto, il 2022 si configura come l’ottavo anno consecutivo di temperature superiori di oltre 1 grado rispetto ai livelli pre-industriali.
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L’inferno dell’estate 2022: la più calda nella storia
Estate da record, quella del 2022, e stando al trend di crescita lo stesso risultato potrebbe verificarsi anche per la prossima. I segnali ci sono tutti: l’autunno 2022 è stato il terzo più caldo mai registrato in Europa, superato solo dal 2020 e dal 2006. Del resto, fino a qualche mese fa, a Roma, i giubbotti faticavano ad uscire di casa, soprattutto nelle ore diurne. Nel complesso, poi, il 2022 è superato per il caldo soltanto dal 2020, ma precede il 2019, il 2015 e il 2014. Secondo Copernicus, la temperatura dell’Europa è aumentata più del doppio della media globale degli ultimi 30 anni, con il tasso di aumento più alto di qualsiasi altro continente del mondo. Con prospettiva allargata anche agli altri Paesi, gli anni più caldi finora sono stati rispettivamente il 2016, il 2020, il 2019 e il 2017. Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi mai registrati, ad ogni modo anche su scala mondiale.
Siccità, incendi e disastro ambientale
L’accordo di Parigi sul clima, aveva previsto di mantenere la temperatura sotto 2 gradi dalla media 1850-1900, mentre la Cop26 di Glasgow ha abbassato questa soglia a 1,5 gradi. Al momento, la temperatura media annuale a livello globale è stata di 0,3 gradi superiore al periodo di riferimento compreso fra il 1991 e il 2020. Ma c’è anche un altro fattore che ha contribuito alla catastrofe ambientale di questi ultimi anni, soprattutto in questa ultima estate 2022: la siccità e gli incendi. Il caldo torrido, l’assenza di precipitazioni, la vegetazione secca e il vento sono stati i combustibili terribili di tanti incendi registrati proprio in estate. Roma, come sempre, non si è smentita: la cronaca dei mesi estivi è stata stracolma di casi di incendi, senza contare i tantissimi danni provocati all’agricoltura locale e non solo.
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