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Emergenza abitativa e degrado a Ostia: la Posta Centrale tra rifiuti, bisogni fisiologici e accampamenti

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Degrado sotto la Posta Centrale di Ostia

Prosegue il degrado sotto la Posta Centrale di Ostia: i clochard lasciano tracce di escrementi e cibi marci sulle scalinate

Foto della Posta Centrale di Ostia
Ancora degrado alla Posta Centrale di Ostia – (Google Maps) – ilcorrieredellacitta.com

Ostia prende sempre più le sembianze della Stazione Termini. E’ la fotografia ignobile che ci arriva dai residenti locali, che nelle scorse ore hanno nuovamente immortalato le condizioni in cui versa la scalinata della Posta Centrale. Bene architettonico che dovrebbe rappresentare il territorio lidense sul piano turistico, oggi è diventato un riparo per clochard e in balia del pesante degrado: non solo tracce di cibo e giacigli di fortuna per la notte, ma anche tracce evidenti di bisogni fisiologici. 

Il grave stato di degrado in cui affoga la Posta Centrale di Ostia

La Posta Centrale dista meno di 700 metri dalla stazione di Lido Centro e meno di 300 metri dagli uffici del Presidente del X Municipio, Mario Falconi. La stessa distanza che lo divide dal Pontile di Ostia, rendendo di fatto il quadrante come l’area turistica del territorio lidense. Nonostante la centralità nell’ingresso dei turisti nella nostra località balneare, la situazione visiva ci racconta la storia di una zona in balia dell’abbandono, sporca e soprattutto in aree franche ai controlli. 

Un’area sul modello della Stazione Termini di Roma

Se dal Campidoglio stavano valutando il progetto di svuotare Termini per il Campidoglio dai senzatetto per inviarli nelle periferie, Ostia rappresenta al meglio quest’idea di degrado e mancanza di decenza. Le scalinate sono diventate un punto di bivacco inavvicinabile per turisti e cittadini, coi clochard che sono arrivati a sostare addirittura sotto il Postamat della struttura. 

Quello che accade in maniera raccapricciante, però, non si ferma qui. Sulle scale della Posta Centrale, i senzatetto accumulano spazzatura, lasciano tracce di cibi marci ed espletano i bisogni fisiologici alla luce del sole. Un problema concreto, considerato come gli olezzi invadono tutta l’area e purtroppo tendono a espandersi con la presenza del grande caldo. Una situazione che, almeno dal X Municipio e il Comune di Roma, sembrano ignorare, nonostante la situazione potrebbe avere serie conseguenze sull’impatto igienico-sanitario. 

 

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