DI.MA., IL TRIBUNALE DICHIARA IL FALLIMENTO
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Il concordato fallimentare proposto un mese fa non era stato accettato dall’imprenditore pometino Raffaele Di Mario ed adesso la Di.Ma. Costruzioni non esiste praticamente più. Il Tribunale di Roma ha infatti decretato, il 29 Marzo, il fallimento della società. La notizia è stata divulgata solo oggi, gettando nel panico gli operai che adesso, oltre senza gli stipendi arretrati, non avranno neanche quelli futuri, dal momento che hanno perso il loro posto di lavoro. A parlare della situazione la CGIL.\n\n“Ribadiamo lo stesso concetto a più riprese già espresso – ha dichiarato il segretario FILLEA CGIL Pomezia e Castelli Rino Aversa – l’imprenditore Raffaele Di Mario è degno rappresentante dell’attuale classe politica e dirigenziale del Paese Italia. La “leggerezza” ed il mancato senso di responsabilità hanno portato al tracollo la Ditta e lo stato di fallimento provocherà la chiusura di tante piccole imprese che della DIMA Costruzioni era subappaltatrici. La ricaduta sul tessuto economico-sociale di Pomezia sarà devastante: basti pensare che complessivamente in quel piano di zona operavano circa un migliaio di lavoratori e decine di piccole imprese!”. La notizia arriva proprio il giorno in cui il professor Antonio Sessa ha presentato, davanti ai più alti esponenti sindacali locali, provinciali e nazionali, il libro “Pomezia città del lavoro”. Nel corso della presentazione si è parlato anche della situazione vissuta dagli operai della Di.Ma., che fino a qualche giorno fa hanno manifestato le loro preoccupazioni salendo sulle gru del cantiere del Parco della Minerva. “Per quello che ci riguarda – ha proseguito Aversa – come FILLEA CGIL Pomezia e Castelli, ci stiamo attivando per offrire a tutti i lavoratori l’assistenza adeguata per il riconoscimento di tutti i loro diritti derivanti dal rapporto di lavoro subordinato. In ugual misura, ci stiamo adoperando nei confronti del Curatore Fallimentare, Andrea Maria Azzaro, per l’avvio delle procedure per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs) e la contestuale apertura delle Procedure per la Mobilità”. La situazione degli operai e di tutti i dipendenti del Gruppo Di Mario è ora davvero preoccupante, perché in un periodo in cui le aziende pometine sembrano risentire della crisi in modo più pesante rispetto alla media nazionale, riuscire a ricollocarsi in tempi brevi non sarà di certo facile.