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DEPURATORE MONTAGNANO: SOLO CAMPAGNA ELETTORALE?

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“Se dopo aver pubblicato articolo un giornalista riceve “consigli” che sfiorano quasi le minacce significa che quello che ha scritto è vero”. Parla così Luigi Centore, autore di un articolo in cui riporta come l’Amministrazione comunale di Ardea si sia divisa riguardo all’approvazione in Giunta del protocollo d’intesa per l’acquisizione di un depuratore privato costruito in zona Montagnano. Sembra che l’atto approvato nel corso di una riunione di Giunta a cui erano assenti diversi assessori – tra cui proprio quello all’urbanistica, Carlo Giorgio Bille, e quello al patrimonio, Maria Pia Pagano, oltre all’assessore alla scuola e sport Paolo dei Santi – non sia in linea con le leggi e i testi unici dello Stato, in quanto mancherebbe il parere favorevole della società Idrica Spa, concessionaria per la gestione della rete idrica di depurazione. Un atto ritenuto da tanti un intervento prettamente elettorale e portato forzosamente in giunta per ingraziarsi l’elettorato della zona di Montagnano. Altro fatto non di poco conto è lo stato in cui versa l’impianto: l’opera, una volta acquisita a patrimonio comunale, comporterebbe un enorme esborso di soldi per poterla risanare. Dietro questa operazione c’è chi vede una semplice mossa pre-elettorale, ma questa volta l’atto, a meno che non venga ritirato, potrebbe essere oggetto di osservazione da parte della Procura di Velletri e di diversi corpi di polizia giudiziaria, come carabinieri e guardia di finanza. Secondo il testo unico degli enti locali (276/2000 articolo 42), infatti, la Giunta non possa iscrivere nulla al patrimonio comunale, visto che si tratta di competenza esclusiva del consiglio comunale. “Anziché dare consigli ai giornalisti – ha dichiarato Centore – si dovrebbe agire, magari prima chiedendosi se opere come un depuratore o meglio ancora un decantatore, debbano essere messe a norma prima di essere acquisite al patrimonio comunale e non dopo. E magari anche chiedendo prima un controllo dello stesso da parte dell’A.R.P.A., del N.O.E, e della Delemare di Torvaianica, oltre che alla sezione ambiente della Polizia municipale. Ancora una volta all’avvicinarsi delle elezioni comunali ci si ricorda – dopo cinque anni di governo – che a Montagnano c’è un depuratore privato a servizio di complessi immobiliari abusivi, depuratore, oltre che vecchio e fatiscente – non modulare e quindi non ampliabile. Va anche detto che quanti sono sfavorevoli  all’operazione del protocollo d’intesa per la presa in possesso e gestione del depuratore ritengono che comunque a Montagnano vada realizzato un nuovo depuratore, a meno che anche gli abitanti del comune di Ardea possano allacciarsi ad mega depuratore che la Regione Lazio deve costruire. Resta comunque la perplessità di tanti cittadini, che ancora si chiedono come mai gli assessori al patrimonio e all’urbanistica erano assenti insieme al loro collega della pubblica istruzione”.

 

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