Piera Maggio, la madre della bimba Denise Pipitone, scomparsa 1° maggio del 2004, prende coraggio e denuncia Messina Denaro: è convinta che lui sappia dove si torva sua figlia. Nelle zone controllate dalla mafia, infatti, non succede nulla senza che i capi ne siano al corrente. Ecco le notizie dell’ultima ora.
Piera Maggio lancia un appello per la figlia scomparsa
Sono passati ormai diciotto anni, ma tutti noi ancora riconiamo il volto di quella bimba scomparsa così misteriosamente nel nulla. Aveva solo quattro anni e un giorno non ha fatto più ritorno a casa. L’attenzione mediatica è stata altissima per mesi, forse anni, su Mazara del Vallo e il dispiegamento delle forze dell’ordine sul territorio è stato davvero notevole. C’è un dettaglio che non può essere trascurato: quella zona è controllata da Cosa Nostra. Con il recente arresto del capo mafia Mattia Messina Denaro, la mamma di Denise, Piera Maggio, lancia un appello: “Dopo tutti gli accertamenti e le indagini del caso, chiedetegli dov’è nostra figlia. Se rispondesse a questa domanda potremmo finalmente arrivare alla verità”, ha dichiarato. Si tratta di una richiesta difficile da esaudire, ma qualora gli venisse posta la domanda, il mafioso potrebbe rispondere, cercando di lavarsi la coscienza e redimersi dai suoi peccati.
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Denise Pipitone e i bambini vittimi della Mafia
Non sappiamo dove sia scomparsa la piccola Denise 18 anni fa. Come Emanuela Orlandi vittima della criminalità organizzata collegata al Vaticano, il piccolo Giuseppe di Matteo sciolto nell’acido, così anche Denise è scomparsa. I bambini e i familiari vicini ai mafiosi sono le vittime innocenti preferite per il regolamento dei conti, così, a pagare i conti della mafia, è sempre chi non c’entra nulla.
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Messina Denaro sa cosa è successo a Denise?
I genitori di Denise sono convinti che il boss mafioso sappia tutto: “Nel nostro territorio non si muoveva una foglia senza che lui lo sapesse“, ha dichiarato, poi ha aggiunto: “Una bimba di neppure 4 anni rapita è un fatto anomalo per il nostro territorio. Per mesi la provincia è rimasta sotto i riflettori con una grande attenzione mediatica. Impossibile per l’uomo che controllava il territorio non scoprire cosa fosse accaduto”. Questo è il grido di disperazione di una madre, che dopo quasi 20 anni non si è arresa alla scomparsa misteriosa della figlia Denise, ed è convinta che a portargliela via, sia stata proprio la mafia.
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