I tre congiunti, appena si sono resi conto della messa in opera delle demolizioni di quei manufatti realizzati dai propri familiari, subito hanno iniziato a lanciare sassi nei confronti degli operai della ditta allo scopo di impedire la prosecuzione dei lavori. Contemporaneamente, hanno proferito minacce ed ingiurie nei confronti dei militari preposti all’ordine pubblico nonché degli operai presenti. Il pronto intervento dei carabinieri ha consentito di evitare il peggio, favorendo l’esecuzione ed il termine delle operazioni di demolizione e traendo in arresto i tre facinorosi. Dopo aver quindi ricostruito la vicenda un 44enne, pregiudicato, ed i suoi figli, un 23enne incensurato ed un 20enne pregiudicato, sono stati arrestati e messi a disposizione dell’ A. G. di Velletri per il rito direttissimo.
L’arresto è avvenuto in flagranza di reato ed è stato eseguito dai carabinieri agli ordini del Luogotenente Antonio Landi, comandante della tenenza di Ardea, di presidio alla demolizione. Lo stesso sindaco Eufemi si è compiaciuto con il luogotenente Landi che ha eseguito gli ordini di cattura alla presenza della folla che si era nel frattempo radunata per venire in soccorso dei costruttori delle abitazioni. Per nulla intimoriti, i militari hanno condotto i tre uomini in caserma per le procedura di rito, in attesa che il magistrato di turno ne disponesse il trasferimento nel carcere di Velletri.
Va segnalato come le abitazioni fossero servite di energia elettrica, cosa questa che favorisce l’edificazione e la compravendita senza atto notarile di pezzi di terreno di proprietà del demanio dello Stato. Sembra che l’ufficio tecnico comunale stia inviando una diffida alla società elettrica che ha effettuato gli allacci affinché questi non vengano ripetuti nelle zone abusive