Una scuola di Roma in balia dell’abbandono e la trascuratezza. E’ la triste storia dell’Istituto Comprensivo “Baccano” di Prima Porta, come ci racconta la consigliera Avv. Irene Badaracco. La struttura scolastica è in completo stato di emergenza, suscitando grande preoccupazione per docenti, dirigenti scolastici e soprattutto genitori degli alunni. Criticità emerse anche nell’ultimo sopralluogo fatto all’interno del plesso scolastico.
La scuola di Roma abbandonata al degrado
La gestione dello spazio legato al plesso del “Baccano”, dovrebbe dipendere dalle decisioni del Comune capitolino e del XV Municipio. In realtà sulla vicenda c’è un forte immobilismo, che sta conseguendo a un avanzare del degrado che sta mangiando l’area del cortile e soprattutto mettendo in pericolo l’ambiente di apprendimento degli studenti iscritti ai corsi scolastici.
L’ennesima emergenza scuole col caso di Prima Porta
All’interno del Campidoglio, così come nel XV Municipio, sembra non sia stata data la priorità alle tematiche legate alla condizione delle scuole pubblico su questo territorio di Roma Nord. Una situazione che si è tradotta in uno stabile insicuro per gli alunni, che hanno visto un graduale decadimento di questa struttura a partire dal ritorno delle vacanze estive.
I pericolo all’interno dell’Istituto Comprensivo Baccano a Prima Porta
A destare maggiori preoccupazione, come evidenzia la consigliera Badaracco, è lo stato del cortile del plesso legato al “Baccano”. In tal senso, anche l’ultimo sopralluogo ha evidenziato l’instabilità di un grande albero piantato in quest’area: alberatura che già da tempo perde pesanti rami, procurando anche danni alla stessa struttura scolastica. Proprio un ramo, non poco tempo fa, danneggio gravemente un cavo dell’elettricità.
Il problema delle barriere architettoniche nella scuola
Altra tematica spinosa evidenziata nell’ultimo sopralluogo al “Baccano”, è la presenza di molteplici barriere architettoniche. In tal senso, un bambino con disabilità oggi trova profonde criticità per accedere agli accessi della stessa scuola, in una tematica che ancora non è stata affrontata dalle istituzioni.
Foto: Irene Badaracco