“Il fenomeno delle strade allagate è stato causato, in particolare, dalla mancata pulizia di canali, fossi e tombini, dal proliferare di detriti e della vegetazione che non ha consentito il deflusso delle acque meteoriche – hanno spiegato i responsabili della delegazione UNC di Pomezia – Si pensi che in un caso un automobilista nel tratto del sottopasso della Via Pontina, all’altezza dell’Hotel Selene, si è ritrovato all’improvviso sommerso dall’acqua ed è stato costretto ad abbandonare l’autovettura per mettersi in salvo”.
“Stiamo attivando tutte le procedure – ha riferito l’avvocato Daniele Autieri, responsabile della sede pometina – e poi partiremo con le diffide extragiudiziali, ovvero la messa in mora dei Comuni e delle Province, per quanto riguarda i tratti di strada di competenza provinciale, configurandosi una responsabilità ex artt. 2051 e 2043 del codice civile. Se i consumatori verranno risarciti dalle assicurazioni non sarà necessario il ricorso al Giudice di Pace o al Tribunale competente. Stiamo, dunque, difendendo quei cittadini/consumatori che in questo momento chiedono il conto ai responsabili dell’incuria e dell’uso sconsiderato del territorio. L’UNC Delegazione di Pomezia valuterà con il proprio ufficio legale di costituirsi in tutte le cause di risarcimento contro chi risulterà reo di questa situazione”. L’UNC invita “tutti i cittadini che hanno subito danni a causa degli allagamenti del 19 settembre a segnalarlo all’Unione Nazionale Consumatori Delegazione di Pomezia, che valuterà anche i presupposti per una class action”.
