Potrebbero cambiare le linee sull’isolamento di positivi al Covid? Probabilmente sì. Sentendo il parere dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, quella che viene definita “quarantena” per i positivi asintomatici o con lievi sintomi legati alla malattia, dovrebbe diminuire a 5 giorni. Parole che sicuramente apriranno un dibattito tra medici, scienziati e virologi, oltre che dal Governo di Giorgia Meloni che potrebbe pensare nuove soluzioni per contenere la pandemia.
Covid, isolamento a 5 giorni?
Ridurre l’isolamento a 5 giorni per le persone asintomatiche o con sintomi lievi senza l’obbligatorietà di un ulteriore test negativo. Potrebbe essere questa la nuova configurazione per le norme di isolamento che il Governo potrebbe adottare contro il Covid, almeno stando al parere dell’Istituto Spallanzani. Presentando il primo decreto del Governo Meloni, che aboliva l’obbligo vaccinale per il personale sanitario, reintegrando in servizio i medici “no Vax”, il ministro della Salute, Orazio Schillaci aveva già spiegato di come il Ministero stesso ragionando con Aifa, Iss (Istituto superiore di sanità) e l’Istituto Spallanzani sulla possibilità di modificare l‘isolamento per i positivi al Covid.
Un’ipotesi che oggi sembrerebbe essere più concreta, alla luce del parere inviato dall’Istituto di Malattie Infettive, lo Spallanzani di Roma, dove viene ribadita la possibilità di ridurre i giorni di isolamento ma solo in determinati casi e a determinate condizioni, appellandosi comunque al senso di responsabilità dei cittadini. Ecco tutto quello che c’è da sapere. L’isolamento potrebbe essere ridotto a 5 giorni per i positivi al Covid, ma solo in determinati casi. È questo ciò che ha spiegato l’Istituto di malattie infettive, lo Spallanzani di Roma, in un suo parere sulle norme anti-Covid che il Governo potrebbero attuare.
Per chi l’isolamento a 5 giorni?
Come accaduto in molti Paesi, dove è stato ridotto drasticamente il periodo di isolamento, secondo l’Istituto anche in Italia sarebbe opportuno diminuire i giorni di isolamento a:
- 5 giorni per le persone asintomatiche, dalla sopraggiunta positività, senza bisogno di un ulteriore test negativo;
- 5 giorni dalla comparsa dei sintomi per le persone positive con sintomatologia lieve, ma solo se senza febbre da 24 ore.
In caso in cui i pazienti positivi non abbiano effettuato un test negativo al termine dell’isolamento, l’Istituto ritiene comunque opportuno che si utilizzi prudenzialmente una mascherina nei cinque giorni successivi, specialmente se in caso di contatto con persone fragili. Se è vero che si parla di riduzione dell’isolamento a soli 5 giorni, è altrettanto vero che stando all’ultima circolare, risalente al 31 agosto, i 5 giorni erano già previsti per le persone asintomatiche ma a cambiare, con le linee suggerite dallo Spallanzani, sarebbero le modalità della quarantena.
Infatti, a oggi le persone asintomatiche, dopo 5 giorni dalla scoperta della positività, può sottoporsi a un tampone, e se negativo l’isolamento si può dire terminato. In caso di persone con sintomi, invece, il tampone può essere eseguito solo 2 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Con le norme suggerite dall’Istituto, invece, il tampone non sarebbe più necessario.
Sarebbe questa la più importante modifica. Nonostante questo, il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, raccomanda prudenza: il virus è sì meno patogeno me è importante che i cittadini si comportino in maniera responsabile: “È la fase di responsabilizzazione dei cittadini non degli obblighi: la sanità protegga le popolazioni locali e sia attenta a pandemie odierne e future”.
L’opinione del Ministro Schillaci
Sebbene lo stesso Ministro Schillaci abbia accennato alla possibilità che si riducano i giorni dell’isolamento, ancora non c’è niente di certo, se non il parere dello Spallanzani, che è uno degli enti che sta collaborando con il Ministero della Salute. Schillaci ha comunque rassicurato i cittadini ricordando che ogni decisione sarà adottata “in base ai dati sull’andamento della pandemia”. L’intenzione sembrerebbe comunque quella di rendere meno complesse le procedure, anche alla luce del fatto che la maggior parte della popolazione è protetta dai vaccini e i sintomi sono quindi meno pericolosi.
Infatti, lo stesso Ministro ha poi aggiunto per quanto riguarda il possibile allentamento che “i numeri, a oggi, sembrano migliorati, ma restiamo prudenti perché la stagione fredda è appena agli inizi”. Bisognerà quindi attendere i risultati dei prossimi bollettini per poter capire quale sarà la prossima mossa del Ministero.