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COSTO MENSE SCOLASTICHE AD ARDEA, LA DENUNCIA DEGLI “AMICI DI GRILLO”

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Riceviamo e pubblichiamo l’articolo degli Amici di Grillo Ardea sui costi della mensa scolastica.

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“Nel corso dell’anno 2013 il comune ha richiesto ai cittadini un contributo per la mensa scolastica pari a 922.000 € mentre ufficialmente nel rendiconto di bilancio dichiara di aver fatto accertamenti (ossia averne richiesto agli utenti) solo 540.000 €; dove andranno a finire i 378.000 € che i cittadini pagheranno in più del necessario? E soprattutto, visto che non risultano nel bilancio consuntivo, come farà a giustificarsi la nostra amministrazione?
Per l’anno in corso la situazione non è cambiata, anzi; sono ancora 540.000 € che il comune dichiara di dover incassare dai cittadini quale contributo per la spesa della mensa scolastica, ma ha emesso tariffe che porteranno ad incassare 1.005.000 €, ossia 465.000 € in più – quasi il doppio. Una vera e propria estorsione che costa alle famiglie quasi 400 € all’anno in più del necessario.
In più di un’occasione noi Amici di Grillo Ardea abbiamo contestato questa anomalia ma abbiamo sempre ottenuto risposte evasive; i nostri conteggi sono sempre stati contestati perché in parte ottenuti da dati presunti, anche se ragionevoli. Ma ora siamo stati in grado di fare i conti all’euro e, senza stupore per quanto ci riguarda, abbiamo avuto piena conferma di tutte le nostre ipotesi.
Le tariffe pagate dagli utenti della mensa ci sono sempre state note, come pure noti erano i dati dichiarati in bilancio dal comune in quanto alle spese sostenute; ciò che non ci è mai stato fornito ufficialmente e che era indispensabile per un calcolo preciso, sono i dati dell’utenza, ossia il numero esatto dei bambini che hanno nel corso dell’anno usufruito del servizio e quanti di loro hanno avuto accesso alle agevolazioni tariffarie in quanto secondi figli o di famiglia con basso reddito ISEE.
I consiglieri di opposizione hanno presentato una precisa interrogazione in tal senso e, finalmente, non potendosi esimere dall’obbligo, l’assessore Petricca ha ufficialmente fornito i dati.
Avendo ormai tutto a disposizione, non ci è rimasto altro che attendere l’ufficializzazione del bilancio consuntivo dove l’amministrazione dichiara quanto incasserà dai cittadini per la mensa scolastica; l’attesa è terminata il giorno 10 Aprile, quando finalmente ed ufficialmente sull’albo pretorio comunale è stato pubblicato il rendiconto 2013.
Per chi volesse cimentarsi nel ricalcolare tutto daccapo, in fondo a questo articolo produciamo le tabelle con cui sono stati effettuati i calcoli per l’anno trascorso 2013 e per l’anno in corso 2014.
Un dato importante salta subito agli occhi ed è il numero complessivo degli utenti; erano 1.777 i bambini ad usufruire del servizio nei primi mesi del 2013 che sono scesi a 1.472 alla ripartenza del nuovo anno scolastico: ben 305 bambini hanno dovuto rinunciare alla mensa scolastica nonostante siano aumentati gli alunni iscritti al nuovo anno, e questo è accaduto proprio in concomitanza dell’ingiustificato aumento delle tariffe che sono passate da una media di 3,08€ a 3,63€ nonostante al sindaco piaccia ancora affermare che queste siano diminuite – altra grande presa in giro per i cittadini ai quali sempre hanno raccontato balle. Solo 55 centesimi in più, ossia un centinaio di Euro all’anno hanno costretto 305 bambini a rinunciare alla mensa ed al tempo pieno; 250 famiglie che non sono più state in grado di sopportare questo piccolo aumento.
Ora se andate a chiedere conto di tutto ciò vi risponderanno con una giustificazione che non trova nessun supporto legale nella motivazione addotta. Vi diranno, ed è vero, che molti cittadini non pagano la retta scolastica. Questa è una giustificazione assurda che vuole coprire solo l’assoluta incapacità del nostro comune nell’incassare tasse e imposte. Anche la tassa per la raccolta dei rifiuti urbani ha prodotto un incasso pari a circa la metà di quanto accertato, ma di certo il comune non si sogna per questo di raddoppiare le tariffe a scapito di quel 50% che paga. Come un giorno scrivemmo questa situazione è paradossale quanto sarebbe quella in cui incapperebbe il cliente che al bar si sente chiedere 2 € per un caffè in quanto il cliente prima di lui è uscito senza pagare.
Che l’amministrazione funzioni degnamente i cittadini non se lo devono auspicare, lo devono pretendere; hanno pagato oltre 5 milioni e mezzo di Euro per gli stipendi delle 143 persone che costituiscono l’intero apparato comunaleuna media di oltre 38.000 € all’anno per ciascuno di loro, uno stipendio che per la stragrande maggioranza della popolazione di questo comune è un sogno irrealizzabile visto i 9.000 € annui pro capite che le statistiche ci attribuiscono quale reddito medio. Un comune povero che paga tuttavia lauti stipendi ad amministratori che non sono in grado di garantir loro neppure i servizi essenziali. Anche nel 2014 solo un bambino su tre potrà frequentare le scuole dell’obbligo nella propria città, e nessuno di quelli che frequentano le medie superiori potrà scegliere di studiare ad Ardea. Tutti i cittadini che necessitano di assistenza sanitaria continueranno a rivolgersi in strutture di altri comuni. Chilometri e chilometri di strade resteranno ancora senza asfalto come la quasi totalità delle strade resteranno senza pubblica illuminazione e quel minimo di manutenzione necessario a preservarle dall’arrecare incidenti alle auto che le percorrono. Moltissimi cittadini, pur pagando le tasse come gli altri, non avranno l’acqua potabile e dovranno ricorrere ai pozzi neri per gli scarichi dei reflui perché non avranno nemmeno le fogne. Per molti resterà utopico persino il gas metano che produrrebbe da solo risparmi sul bilancio familiare di svariate centinaia di Euro all’anno. L’assoluta incapacità dei nostri amministratori non riesce a garantire un degno servizio neppure nella raccolta dei rifiuti che, pur effettuata porta a porta, non riesce a produrre risultati degni di un paese civile, lasciando lorde le strade, incolto il verde pubblico, e perfino a rischio le spiagge dove i rifiuti sono solo in parte raccolti ed in parte nascosti sotto la superficie della sabbia.

Nota: Secondo quanto stabilito dagli articoli 42 e 172 del d.lgs n. 267/2000, con delibera num. 102 del 17/12/2013 del Consiglio Comunale si stabilisce che sarà del 31,76% il tasso di copertura alla spesa a carico dei cittadini, pertanto, essendo stato l’ammontare complessivo della spesa della mensa nel 2013 pari a 1.525.757,25 €, il comune avrebbe dovuto richiede ai cittadini un contributo di 484.580,50 €, ne sono stati richiesti invece 957.821,50 €. In egual modo per il 2014 a fronte di una spesa presunta di 1.261.916,16 la quota a carico dei cittadini dovrebbe essere di 400.784,57 €, ne sono stati richiesti invece 1.005.425,88 €”.

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