Sono 4492 gli attuali casi positivi di COVID19 nella Regione Lazio, di cui 2912 in isolamento domiciliare, 1396 ricoverati non in terapia intensiva, 184 ricoverati in terapia intensiva. 384 sono i pazienti deceduti e 1256 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 6132 casi.
Ieri sono stati registrati 78 casi di positività: prosegue un andamento stabilmente sotto i 100 casi, con un trend che rimane fisso al 1,3%
I CONTAGI NEI COMUNI, CERCA IL TUO
Di seguito la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali delle autorità competenti: Marino 110, Grottaferrata (80), Rocca di Papa (73), Nettuno (56), Pomezia (54), Frascati (54), Albano (51), Velletri (52), Montecompatri (38, di cui 31 nella casa di cura San Raffaele), Lariano (36), Anzio (27), Ariccia (26), Ciampino (24), Ardea (21), Genzano (21), Rocca Priora (19), Nemi (14, di cui 12 nella casa di cura Villa delle Querce), Castel Gandolfo (13), Monte Porzio Catone (11), Lanuvio (8), Colonna (5). Si precisa che i dati sono in continuo aggiornamento.
Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nel Lazio, puoi fare click qui.
LA SITUAZIONE NELLA ASL ROMA 6
Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la Litoranea, il 24 aprile il numero dei positivi è salito a 1.021, con altri 17 nuovi casi.
Rimangono a 31 i positivi nella casa di cura San Raffaele di Montecompatri: 9 operatori sanitari (in isolamento domiciliare) e 22 pazienti (20 trasferiti, 2 deceduti). Si attendono, però, i risultati di altri 199 tamponi.
Stabili a 174 i positivi nella casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa: 41 operatori sanitari (in isolamento domiciliare) e 133 pazienti (104 trasferiti, 19 in attesa di trasferimento, 10 deceduti).
Dopo le proteste e le denunce dei familiari, del PC e dei comuni, la ASL RM6 sta eseguendo i trasferimenti dalla RSA San Raffaele di Rocca di Papa (già trasferiti 104 pazienti positivi in altre strutture ospedaliere) e dalla RSA San Raffaele di Montecompatri (trasferiti tutti i pazienti positivi in altre strutture).
Il comune di Rocca di Papa ha comunicato che il numero dei residenti positivi è pari a 24 casi, di cui 9 operatori sanitari del San Raffaele e 6 di altre strutture.
Dalle pubblicazioni del Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive (SERESMI), nel Comune di Rocca di Papa risultano, invece, ben 73 residenti positivi.
Sempre dalle mappe pubblicate dal SERESMI emerge che il comune di Rocca di Papa presenta, nell’ambito dei Castelli Romani e del Lazio, la più alta incidenza di soggetti positivi rispetto alla popolazione residente.
Per questi motivi, abbiamo invitato le istituzioni competenti a valutare la chiusura della casa di cura San Raffaele e a dichiarare “zona rossa” tutto il Comune di Rocca di Papa.
Considerando l’altissimo livello di contagi raggiunto dalla struttura sia tra i dipendenti (41) sia tra i pazienti (133), con 10 decessi, il Partito Comunista dei Castelli Romani esige il trasferimento immediato di tutti i pazienti “covid” e “non covid” nelle strutture pubbliche e la chiusura della casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa.
Al momento, la struttura San Raffaele di Rocca di Papa è stata diffidata dalla Regione Lazio e i documenti sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Velletri.
LA CURVA DEI CONTAGI
Sulla base delle nostre analisi, a seguito dell’esplosione dei nuovi contagi nelle case di riposo e nelle case di cura private, la curva dei nuovi contagi ha raggiunto il picco il 15 aprile.
Dopo l’intervento sanitario sui nuovi focolai scoppiati negli ultimi giorni nelle case di riposo e nelle case di cura del territorio, rispetto al nuovo picco siamo scesi del 51% in 9 giorni.
La ASL RM6 rimane la peggiore ASL della Regione Lazio.
Infatti, le altre ASL della Regione Lazio scendono molto più velocemente: Latina è scesa dell’87%, Frosinone dell80%, Rieti del 79%, Viterbo del 75% e le altre cinque ASL di Roma sono scese complessivamente del 59%.
Le misure di distanziamento sociale, applicate diligentemente dai cittadini, che in queste settimane hanno fatto grossi sacrifici rimanendo nelle proprie abitazioni e riducendo al minimo gli spostamenti, hanno prodotto buoni risultati.
Infatti, come si evince dal grafico, l’andamento dei contagi reali (linea rossa nel grafico) rimane molto più lento rispetto ai contagi simulati con il modello matematico in assenza di misure restrittive (linea blu nel grafico): siamo scesi allo 0,22% e siamo tra i migliori in Italia.
Senza misure di contenimento sociale e senza questo impegno straordinario dei cittadini i contagi sarebbero oggi arrivati nei Castelli Romani e Litoranea a 454.610 casi, con un impatto devastante sulle deboli strutture sanitarie pubbliche.
Se da un lato le misure di distanziamento sociale hanno ben funzionato, è purtroppo mancata da parte delle istituzioni (Regione Lazio, ASL RM6, Comuni) un’azione di controllo preventiva sulle case di riposo, sulle RSA e sulle case di cura “private”, peraltro accreditate da sempre con il servizio sanitario regionale.
Nelle case di cura, nella RSA e nelle case di cura sono stati ad oggi individuati quasi la metà dei positivi sul territorio dei Castelli Romani e Litoranea (circa 400 positivi).