Bollettini della Tari in ritardo a Roma e sanzioni verso i cittadini: Ama si difende dalle accuse e scarica la responsabilità su Gualtieri.
I ritardi nei pagamenti della Tari a Roma e le relative sanzioni che sono arrivate ai cittadini romani, da giorni stanno creando una forte disputa tra l’Ama, l’azienda municipalizzata ambiente, e il Campidoglio.
Bollettini della Tari in ritardo a Roma: Ama attaca Roberto Gualtieri
Secondo quanto affermato dall’Ama e come racconta Il Messaggero, i ritardi nella consegna degli avvisi di pagamento sono attribuiti a una lettera inviata dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi insieme ai bollettini. Questa lettera, inviata nell’estate del 2022, comunicava ai cittadini la riduzione della tassa sui rifiuti.
Ama si difende sul ritardo della Tari
L’Ama sostiene che l’inclusione di questa lettera ha causato pesanti ritardi nella consegna e notifica degli avvisi, portando all’invio di sanzioni per tardivo pagamento a migliaia di cittadini, aziende ed enti religiosi. Le sanzioni vanno dal 15% al 30% delle somme dovute. Un istituto di suore nell’Aurelio ha ricevuto una sanzione nonostante dimostrasse di aver ricevuto il bollettino entro il termine di pagamento prestabilito dal Comune. Il consigliere del XI Municipio, Marco Palma, ha sollevato la questione, chiedendo spiegazioni al presidente dell’Ama, il dottor Daniele Pace.
L’affondo di Ama sul sindaco Roberto Gualtieri
Nella risposta, l’Ama ha indicato la lettera del Sindaco di Roma come causa principale dei ritardi, sostenendo che l’emissione degli avvisi è stata posticipata a causa di questa decisione di Roma Capitale. Tuttavia, il Campidoglio replica definendo questa spiegazione “irrealistica” e affermando che i ritardi possono essere attribuiti ad altri motivi, di cui però non fa menzione nella risposta alla municipalizzata all’ambiente.
Fratelli d’Italia chiede l’annullamento delle sanzioni sulla Tari
Il consigliere Marco Palma ritiene che l’inclusione della lettera abbia causato notevole caos e ritardi nell’invio degli avvisi, portando così la vicenda davanti a sanzioni illegittime. Il gruppo di Fratelli d’Italia (FdI) in Comune ha presentato un ordine del giorno in Aula Giulio Cesare per annullare tutte le sanzioni ritenute illegittime. La situazione evidenzia una forte disputa tra l’Ama e il Campidoglio riguardo alle responsabilità dei ritardi nei pagamenti della Tari a Roma e alle relative sanzioni.
Situazione complessa sulla Tari a Roma
La situazione è complessa e non è facile trovare una soluzione che sia equa per tutti e soprattutto accontenti la politica romana. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di annullare tutte le sanzioni ritenute illegittime, anche se questo comporterebbe un costo per le casse del Campidoglio. Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di ridurre le sanzioni per tardivo pagamento, in modo da non gravare eccessivamente sui cittadini che hanno già pagato la Tari in ritardo. La soluzione migliore, tuttavia, sarà quella di trovare un accordo tra l’Ama e il Campidoglio, in modo da evitare ulteriori disagi ai cittadini.