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Pomezia, contestazioni al regolamento di polizia urbana, i chiarimenti dell’Amministrazione

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Vietato andare sui pattini o sullo skate-board, ma anche stendere i panni su finestre e balconi. E vietato correre e giocare sulla spiaggia, così come costruire castelli di sabbia.
Questo quello che emerge dalla lettura del regolamento di polizia urbana approvato nei giorni scorsi dall’Amministrazione comunale di Pomezia, ma oggi, dopo giorni di proteste, discussioni e anche prese in giro sui social nettwork, arrivano le precisazioni del Sindaco Fabio Fucci.
“Il nuovo Regolamento di Polizia Urbana disciplina l’occupazione di aree e spazi pubblici, tutelando la sicurezza della cittadinanza, la quiete pubblica e privata nonché la qualità e il decoro dell’ambiente urbano. Le disposizioni contenute nel Regolamento non fanno altro che mettere nero su bianco le regole del vivere civile, con l’obiettivo di garantire alla collettività una Città vivibile, pulita e ordinata. Come tutti i regolamenti prevede delle sanzioni per i trasgressori, ma vuole essere soprattutto uno strumento educativo per i cittadini, a partire da quelli più giovani. Vietare il bivacco nelle aree pubbliche così come i giochi che possano arrecare intralcio o disturbo va proprio in questa direzione: è importante tutelare le nostre piazze, i nostri giardini, il nostro arenile trasmettendo alla cittadinanza l’importanza degli spazi pubblici e della quiete pubblica”.

“Detto questo – continua – fa sorridere come la stampa riesca ancora una volta a strumentalizzare delle semplici regole di vivere civile trasformandole in notizie al limite del ridicolo: nessun Regolamento vieta di costruire castelli di sabbia in spiaggia, né tantomeno di praticare sport. Ciò che è vietato è praticare attività sportive o ludiche che possano causare pericolo alle persone, una regola, anch’essa, di buon senso, che garantisce a tutti, in particolare quando le aree interessate sono affollate, di godersi una giornata in un giardino o in spiaggia. Per quanto riguarda la quiete pubblica questo Regolamento racchiude ordinanze sindacali che si rinnovavano di anno in anno, per esempio sugli orari concessi agli esercizi pubblici per trasmettere musica all’esterno o sul divieto di contrattare prestazioni sessuali su strada; e regole già in vigore in tutti i condomini e complessi residenziali, come il divieto di utilizzare apparecchiature rumorose dalle 23.00 alle 7.00 o il divieto di scuotere le tovaglie dai balconi. Si tratta quindi di regole già in vigore e che rispondono alle necessità di una Città grande e popolosa e alle segnalazioni che quotidianamente la Polizia Locale e i nostri Uffici ricevono dalla cittadinanza”.

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