Non poteva rimanere indifferente il Sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco, che questa mattina ha risposto alle accuse. “Le procedure concorsuali indette dal Comune di Pomezia sono assolutamente legittime sia per quanto riguarda la disponibilità dei posti in organico, sia per quanto riguardale modalità di selezione – ha precisato De Fusco – Questo accanimento nei confronti dell’Amministrazione pometina dimostra un accanito disegno volto a sconfessare l’operato di legalità e trasparenza del Comune per quanto riguarda la selezione dei futuri dipendenti comunali. Falsa è l’accusa relativa alla truffa delle “finte assunzioni”: com’è noto le assunzioni nella Pubblica Amministrazione non dipendono dai singoli Enti che indicono operazioni concorsuali, bensì dal Ministero della Funzione Pubblica. Di competenza del Comune è invece la ricognizione dei posti disponibili nell’Ente e tale disponibilità nel Comune di Pomezia esiste per tutti i 148 posti messi a concorso e rimane comunque al di sotto della dotazione organica di diritto”.
De Fusco parla di ostracismo e spiega perché i concorsi non sono stati ritirati. “ Le azioni diffamatorie che vanno avanti da mesi e che hanno interessato prima le operazioni di mobilità, ora addirittura le sedi di concorso, mirano soltanto a ritardare e rallentare un procedimento legale e trasparente dell’Amministrazione. Sarebbe interessante chiedere al firmatario del volantino – oltretutto candidato alle passate elezioni comunali con la lista Celori Sindaco e quindi non un cittadino al di sopra delle parti –come mai il Comune di Roma, che ha a capo un Sindaco della sua parte politica,sta procedendo ad un concorso pubblico che non ha mai inteso revocare. A mio avviso bene stanno facendo il Comune di Roma e tutte le altre Amministrazioni comunali che hanno scelto di andare avanti con le procedure concorsuali attivate. Se alcune Amministrazioni non lo hanno fatto e hanno optato per la revoca dei concorsi è semplicemente perché l’avvio delle procedure è avvenuto dopo l’approvazione della legge finanziaria del 2009, mentre l’Amministrazione comunale da me guidata ha approvato il provvedimento prima dell’entrata in vigore della finanziaria stessa. Resta inteso altresì che il Comune di Pomezia è carente di personale e che la graduatoria che verrà stilata a conclusione delle procedure concorsuali è valida per i tre anni successivi alla pubblicazione e ci permetterà in ogni momento di attingere da essa. Va sottolineato inoltre che il decreto legge sulla sicurezza, intanto, dà ampio spazio ai Comuni relativamente all’assunzione di agenti di Polizia municipale. A questo aggiungo che il Governo centrale, il quale ha una grande responsabilità relativa ai tagli verso gli Enti locali, dovrà rivedere,così come già chiesto dall’ANCI, la sua posizione in materia di personale delle amministrazioni locali, sia in termini di precariato che di dotazione della pianta organica. Il Comune di Pomezia – ha concluso il Sindaco– per dimensione, in base al numero dei suoi abitanti, dovrebbe avere 460dipendenti a tempo indeterminato, ma attualmente ne sono circa 280. E’curioso che spesso ci si lamenti di pochi servizi ai cittadini e che quando poi si lavori per potenziarli si faccia di tutto per impedirlo: è evidente che la strategia messa in atto dai soliti guastatori della nostra città mira a danneggiare e non a favorire”.