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TORVAIANICA, DELIBERA IN RITARDO, IL CHIOSCO SULLA SPIAGGIA NON PUO’ APRIRE: LA PROTESTA DI UNA BALNEARE

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spiaggia Torvaianica

spiaggia torvaianica

Concessioni demaniali sulla spiaggia, a stagione ormai inoltrata arrivano le proteste. A fare da portavoce al malcontento Cristina Fichera, giovane balneare di Pomezia, attraverso un lungo sfogo che spiega la sua impossibilità a lavorare a causa di una delibera della Giunta comunale. “Sono titolare di una Concessione sul Demanio Marittimo nel comune di Pomezia- spiega Cristina Fichera – di 100mq con licenza per il noleggio di attrezzature balneari come sdraie, lettini, ombrelloni e pedalò (spiaggia libera attrezzata). Ogni anno L’Ufficio Demanio Marittimo, in seguito alla delibera della Giunta comunale, rilascia ad ogni concessionario un’autorizzazione stagionale all’istallazione di strutture di facile rimozione sull’area in concessione come chiosco bar e servizi igienici per la pubblica utenza, previa autorizzazione paesaggistica regionale e autorizzazione doganale (già precedentemente ottenute). Quest’anno la Giunta Comunale di Pomezia si è riunita solo il 12 giugno per lavorare alla delibera, quest’ultima pubblicata solo il 26 giugno, nonostante la stagione balneare fosse già avanzata. In maniera insolita e con tempi del tutto inaccettabili rispetti agli anni precedenti. Oggi, 2 Luglio, l’Ufficio Demanio Marittimo non ha ancora deciso quale sia la documentazione necessaria che noi concessionari dovremmo presentare per ottenere la convenzione al montaggio della struttura, nonostante sia una routine che si ripete da anni e quindi già di loro conoscenza e competenza. La Delibera in questione, n.27 del 26 giugno, apporta delle modiche che impediscono il montaggio delle strutture:

Negli anni precedenti, il Comune autorizzava il montaggio di una struttura di 25mq coperti destinati alla somministrazione di cibi e bevande + una passerella prodisabili e una ulteriore struttura di 25mq coperti destinata ai servizi igienici per disabili e primo soccorso pubblici, questi ultimi due obbligatori ma da montare fuori concessione, quindi al di fuori dei 100mq totali dell’aria in concessione e a spese dei concessionari. In seguito a questo, ogni concessionario aveva ottenuto la necessaria autorizzazione paesaggistica regionale e autorizzazione doganale di un progetto così studiato, affrontando le spese dei tecnici abilitati e aspettando tempi burocratici di almeno 16/20 mesi.

La Delibera della stagione corrente obbliga i concessionari a disporre servizi igienici, passerella prodisabili e una struttura per il primo soccorso e delibera l’installazione della struttura per la somministrazione di cibi e bevande IMPONENDO però di occupare esclusivamente 25mq coperti solo ed esclusivamente dentro l’aria in concessione.

Questo non solo determina una notevole riduzione di spazi ingiustificatamente dimezzata, dove verrebbe a mancare la giusta distribuzione di spazi lavorativi e servizi igienici, ma implica l’elaborazione di nuovi progetti e quindi l’acquisizione di nuove autorizzazioni paesaggistico regionali e doganali, impossibili da ottenere in tempo per la stagione in vigore.

La stessa delibera apporta anche modifiche al tema della somministrazione cibi e bevande, vietando l’erogazione di caffè espressi e imponendo il commercio esclusivamente di cibi preconfezionati. Il tutto ha causato un enorme disagio economico sia per i singoli concessionari che per l’intera economia del litorale che vive esclusivamente del turismo balneare:

– I singoli concessionari hanno investito economicamente in delle strutture in legno oggi non più utilizzabili a causa dei cambi da apportare;

– dovranno affrontare spese dei tecnici abilitati per i nuovi progetti e attendere tempi indefiniti per riottenere tutte le autorizzazione in precedenza già faticosamente ottenute;

– sono obbligati a rinunciare alla propria attività commerciale improvvisamente bloccata;

– si trovano ad affrontare spese di personale ingaggiato per la stagione corrente ma che non ha mai operato;

– subiscono un mancato guadagno e un enorme danno di immagine della propria attività.

-Si ritrovano in una condizione economica fortemente disagiata e soprattutto inaspettata, non preventivamente allarmata dagli uffici comunali in questione.

L’economia del litorale sarà danneggiata in quanto non ha nessun servizio da offrire alla potenziale utenza pubblica non garantendo neppure servizi igienici sanitari e passerelle prodisabili come avveniva negli anni precedenti, creando disagi e facendo diventare il nostro paese sempre meno appetibile ai balneari e turisti locali ed esteri.

Chiedo scusa ai nostri Clienti affezionati, in modo speciale a Rosanna & Claudio ed a Sonia & Orlando, e a tutti quelli che avrebbero gradito diventarlo; ho peccato credendo nel nostro paese e in questo Comune che diceva di voler rilanciare il territorio e dichiarava di stare dalla parte dei giovani che cadono nell’ illusione di investire nello sviluppo locale. Il mio compianto va ad ogni goccia di sudore della fronte dei miei genitori, Alfio & Anna Maria, per aver investito i risparmi di una vita in questo progetto che ancora non dà frutti.

Ringrazio la famiglia Caperna per avermi tramandato questa passione e in modo particolare Pietro per “avermi regalato un Sogno!”… che presto realizzeremo anche per riscattare le battaglie di una vita”.

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