Quando i poliziotti hanno raggiunto il luogo indicato per l’intervento hanno trovato all’esterno una donna, F.S., 33enne, con in braccio una bambina di pochi mesi ed il marito, C.V. 37enne, che era seduto all’interno della sua auto.
La donna andando incontro agli agenti li ha subito tranquillizzati, spiegando loro che poco prima aveva avuto una lite con il marito ma che tutto era stato risolto.
I poliziotti però si sono insospettiti quando invitati i due coniugi a rientrare all’interno dell’abitazione per proteggere la bambina dal freddo hanno notato che i due tentavano di ritardare il rientro nell’abitazione.
Quando sono entrati infatti i poliziotti, oltre a notare che tutto era in disordine e che l’appartamento era stato teatro di una lite molto violenta, si sono subito accorti del forte odore della marijuana che aveva invaso i locali ed hanno deciso di approfondire il controllo.
All’interno di una camera, dalla quale filtrava la forte luce di una lampada, sono state scoperte 20 piante di marijuana dell’altezza di 120-160 cm sistemate all’interno di vasi. Un ambiente perfettamente allestito con lampade alogene, deumidificatori, ventilatori e termometri e un impianto di irrigazione per garantire la coltivazione e la crescita delle piante. Nella stanza anche un piccola zona riservata a deposito, con i prodotti utilizzati per la concimazione, la pesatura ed il confezionamento della sostanza stupefacente. Nascosti nella cappa della cucina sono stati sequestrati anche 10 gr. di hashish.
All’esterno dell’appartamento invece, nel giardino di pertinenza, gli agenti hanno ispezionato anche un container, le cui pareti erano state coibentate con dei pannelli di polistirolo, dove era stato sistemato un cospicuo quantitativo di foglie di marijuana per il procedimento di essiccazione.
Al termine degli accertamenti C.V., dipendente del Comune di Ardea, e la moglie, sono stati arrestati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.