LASCIA O RADDOPPIA? ARDEA LASCIA, POMEZIA RADDOPPIA\n\n
COLPO DI SCENA SUL TERRENO CONTESO: E’ DI POMEZIA, MA NON SOLO QUELLO…
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LASCIA O RADDOPPIA? ARDEA LASCIA, POMEZIA RADDOPPIA\n\n
Brutto esito, per il Comune di Ardea, quello emerso dall’incontro – o chiacchierata informale, se così la vogliamo definire – che ha sostituito la commissione urbanistica in programma per questo pomeriggio. La commissione, che aveva in discussione l’ormai famigerato “terreno conteso” posto al confine con il Comune di Pomezia, è infatti stata rimandata per mancanza del numero legale, ma le persone presenti, tra cui l’assessore Maria Pia Pagano, affiancata dal dirigente Antonio Rocca, l’assessore Carlo Giorgio Bille ed i consiglieri Luca Di Fiori, Franco Marcucci, Francesco Paolo Corso, Mauro Iacoangeli e Romolo De Paolis, oltre alla segretaria generale del comune Dott.ssa Clara Di Rini. Dalle verifiche fatte dai tecnici, infatti, emerge che non solo il terreno a ridosso della Pontina Vecchia è senza ombra di dubbio “pometino doc”, ma che anche quello a fianco, nonostante sia stato inserito nel catasto di Ardea, sia in realtà appartenente a Pomezia. Come ha scherzosamente affermato un consigliere presente alla seduta “siamo andati per picchiare e siamo stati picchiati”. Già, perché se prima qualcuno ad Ardea poteva pensare di avanzare richieste e pretese nei confronti dell’amministrazione pometina, adesso è quest’ultima che ha tutte le caratteristiche per poter chiedere indietro quel che è suo. L’architetto Antonio Rocca non è però sorpreso del risultato, almeno per quanto riguarda la parte oggetto di contestazioni nei giorni scorsi, mentre invece lo è per il terreno confinante. “Le carte dimostrano che quei terreni appartengono a Pomezia. I confini tra i due comuni, infatti, non sono quelli riportati nei decreti presidenziali del 1970, ma quelli, modificati, inseriti nei decreti del 1971. Per il primo terreno, quello all’incrocio di via Pontina Vecchia, non si deve in pratica fare nulla, visto che l’amministrazione pometina lo ha già in carico, mentre per il secondo io incontrerò sicuramente il dirigente all’urbanistica del Comune di Pomezia, non prima di aver scritto una dettagliata relazione sullo stato dei fatti da consegnare al Sindaco Carlo Eufemi. Una soluzione si troverà sicuramente, noi non abbiamo nessuna intenzione di prevaricare. Insieme a Pomezia cercheremo la strada migliore da seguire. per evitare futuri contenziosi occorrerà poi rivedere bene le cartografie, perché anche in altri punti il confine è dubbio”. Sulla stessa linea l’Assessore Pagano, la quale ha suggerito di opportuno annullare sia la delibera approvata nel 2008 che le successive, in quanto tutte fanno riferimento al decreto presidenziale del 1970 e non a quello del 1971. Ma sulla vicenda non sono solo i due Comuni ad aver voglia di chiarezza. La stessa voglia, se non di più, ce l’hanno anche i Carabinieri della Compagnia di Pomezia, che da qualche giorno girano tra gli uffici dei due assessorati all’urbanistica in cerca di elementi che stabiliscano cosa sia stato fatto e perché.\n\n