Colori Regioni, quali zone rischiano la zona gialla da ottobre 2021. Giornata di monitoraggio quella di oggi in merito all’andamento dell’emergenza sanitaria con la consueta analisi della pressione sugli Ospedali. Sulla base delle nuove risultanze infatti verrà stabilito se, e quali Regioni, potrebbero cambiare colore da lunedì prossimo.
Colori delle Regioni: la situazione ad oggi 1 ottobre 2021
L’ultimo monitoraggio aveva evidenziato la diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. Anche la trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi con ricovero ospedaliero era stata stimata sotto la soglia epidemica.
“Si conferma una lieve diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia COVID-19. Quasi tutte le Regioni/PPAA sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto”, evidenziava il Report della cabina di regia. Per ciò che riguarda i colori delle Regioni invece al momento l’unica Regione in zona gialla è la Sicilia.
Colori Regioni, quali zone rischiano la zona gialla da ottobre 2021
La Sicilia, malgrado abbia numeri da zona bianca da diversi giorni, resta ancora in bilico. Le terapie intensive sono al 7%, mentre l’area medica al 13%. Entrambi i valori dunque consentirebbero, almeno in teoria, un ritorno in zona bianca, già da lunedì 4 ottobre 2021. Chi sta rischiando invece il passaggio inverso è la Calabria: le terapie intensive sono al 9%, mentre i posti letto di area medica, sono al 15%. Si tratta di dati borderline considerando che per il primo parametro la soglia è stata fissata al 10%, mentre per il secondo proprio al 15%. L’incidenza su 100.000 abitanti dei casi Covid è a 26.
Il Lazio
Situazione ampiamente sotto controllo invece nel Lazio. Qui la percentuale di Posti Letto di Terapia Intensiva occupata da Pazienti Covid−19 è al 6%. La stessa percentuale si registra nei Posti letto in area non critica occupata da Pazienti Covid−19.